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Cronaca

Torna a Latina dopo essere stato espulso, tunisino arrestato e rimpatriato

Il nome dello straniero era nella rete dei contatti dell'attentatore di Berlino Anis Amri

Di nuovo espulso e accompagnato e accompagnato nel suo Paese d'origine. Si tratta di un cittadino tunisino di 30 anni, Y.R., residente a Latina, che già nel 2016 era finito nel mirino della Digos perché ritenuto vicino agli ambienti dell'estremismo islamico e ad alcuni soggetti radicali che gravitavano intorno al centro culturale islamico di via Chiascio. Era inoltre irregolare sul territorio italiano e per questo espulso nel 2016, prima ancora dell'attentato di Berlino. 

Il suo nome era poi emerso nell'ambito delle indagini della Digos sfociate nei mesi scorsi nell'operazione Mosaico, che aveva portato all'arresto di cinque uomini ritenuti componenti della rete dell'attentatore di Berlino Anis Amri in Italia. Nel 2015 Y.R. aveva fatto parte della stessa rete e il suo nome era venuto fuori nel corso dell'indagine. Si riteneva però che lo straniero fosse già nel suo Paese dopo le operazioni di rimpatrio.

Lo scorso mese di maggio invece gli agenti della Digos di Latina, nell'ambito di mirati servizi di prevenzione e controllo del territorio seguiti all'operazione Mosaico, lo hanno nuovamente rintracciato e arrestato a Latina. Dalla Tunisia Y.R. aveva fatto ritorno in Italia e a Latina, nel luogo in cui aveva vissuto, nonostante l'espulsione e il divieto di ritorno. A maggio quindi il tunisino era stato arrestato e nuovamente espulso con decreto del Prefetto di Latina. Ora l'uomo è stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, dove è stato imbarcato per fare ritorno nel suo Paese.

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