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Cronaca Centro / Piazza Bruno Buozzi

Torturavano per strappare denaro, condanne per Di Silvio e Ciarelli

Rinchiudevano le loro vittime in delle stalle, le legavano, le picchiavano e minacciavano di morte per ottenere in cambio 10mila euro. Per il giudice le accuse sono di estorsione e lesioni

Rinchiudevano le loro vittime in delle stalle e poi, con violenza, botte e minacce estorcevano loro del denaro. Per Carmine e Pasquale Di Silvio, Ferdinando Ciarelli e Fabio De Stefano sono arrivate ieri le condanne.

Lo scorso 20 ottobre al termine della requisitoria, il pm del tribunale di Latina Daria Monsurrò aveva chiesto 8 anni per Pasquale Di Silvio e 7 anni e 4 mesi per gli altri tre imputati. E ieri nel tardo pomeriggio, martedì 25 ottobre, è arrivata la sentenza del giudice Tiziana Coccoluto che ha ridotto la pena rispetto alle richieste. Le condanne, per estorsione e lesioni ma non per sequestro di persona come risultava tra i primi capi di imputazione, sarebbero di 6 e 6 mesi per Pasquale Di Silvio e di 5 anni e 4 mesi per Carmine Di Silvio, Ferdiando Ciarelli e Fabio De Stefano.

I fatti risalirebbero all’anno scorso. I quattro, infatti, sono stati arrestati nell’agosto del 2010 in seguito alle denunce di alcuni ragazzi del capoluogo, due dei quali amici di Fabio Buonamano, vittima dell’assassinio avvenuto nel gennaio 2010 in via Monte Lupone. Le vittime, secondo le testimonianze, erano state rinchiuse nelle stalle di via San Francesco e appartenenti alla famiglia Di Silvio, dove subivano ogni genere di brutalità. Venivano legati, picchiati, a volte gettati nel letame e minacciati di morte se non avessero pagato 10mila euro.

Le motivazioni della sentenza saranno conosciute entro 90 giorni.

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