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Cronaca Latina Lido

Rio Martino, eternit sul rudere abbandonato: “Salute dei cittadini a rischio”

L'allarme lanciato dalla consigliera comunale del Pd, Nicoletta Zuliani: "Altro che bandiera blu e bandiera verde. Per come si presenta Rio Martino, Latina meriterebbe la bandiera nera"

Mentre il litorale di Latina continua a guadagnare riconoscimenti, ci pensa la consigliera comunale del Pd e vice presidente del Consiglio, Nicoletta Zuliani a mettere in luce quello che ancora non va al lido, tra quello che lei stessa definisce un “grave problema ambientale e sanitario” dovuto all’eternit che campeggia sul rudere del vecchio ristorante al porticciolo, che mette a rischio la salute dei cittadini stessi.  

“Altro che bandiera blu e bandiera verde. Per come si presenta Rio Martino, Latina meriterebbe la bandiera nera - commenta la Zuliani -. Una situazione imbarazzante per l'amministrazione comunale e che provoca allarme nella popolazione”, proprio a pochissimi giorni ormai dalla stagione estiva e dal grande afflusso dei bagnanti.

“Oltre alle brutture che caratterizzano il piazzale vicino al canale, che sarebbe dovuto diventare un porto da 400 posti barca ed un volano economico grazie ai collegamenti con le isole pontine, e che invece è rimasto un cantiere “, la consigliera vuole sollecitare l'amministrazione ad intraprendere azioni contro “la persistenza del rudere dell'ex ristorante “Pesce d'oro”, sì recintato per evitare che qualcuno entri in una struttura pericolante ed in stato di completo abbandono, ma coperto da lastre di eternit esposte alle intemperie e danneggiate, che rilasciano particelle in libera dispersione nell'aria

Il piazzale è già molto frequentato da turisti di passaggio, pescatori, bagnanti, ma soprattutto da famiglie con bambini. Se pensiamo che una bandiera verde, appena assegnata al nostro Comune, valuta proprio l'adeguatezza del litorale ai più piccoli, capiamo bene come ciò a Rio Martino non rispecchi assolutamente la situazione reale. A meno che non si supponga che un aerosol di polveri d'amianto sia un toccasana per la salute dei bambini e di chi li accompagna”.

Proprio nei giorni scorsi il vice presidente del Consiglio comunale ha ricevuto segnalazioni da alcuni residenti di borgo Grappa, stufi dell'annoso problema, ma anche molto preoccupati per la salute pubblica. “Tutti sanno che quelle particelle di amianto – spiega la consigliera democratica – volano e possono essere inalate non solo da chi frequenta la zona vicina, ma anche da chi abita a borgo Grappa e, ritengo, persino dai cittadini di Latina: il vento della marina può portare ovunque queste polveri e creare danni.

Invece di limitarsi a circondare l'immobile con delle barriere perché abbandonato a se stesso, ci si sarebbe anche dovuti preoccupare di "incappucciarlo" con materiale che impedisse la fuoriscita delle particelle. Perché il Comune, ed in particolare il sindaco – primo deputato alla tutela salute pubblica della città – non cerca una soluzione immediata per la bonifica e l'abbattimento della struttura, ormai da anni nel degrado?

Certo è – conclude la Zuliani - che se la commissione Sanità non riprenderà al più presto a funzionare, l'Ente ed i cittadini di Latina saranno ancora una volta danneggiati dai tristemente noti problemi di bilancia nella spartizione delle poltrone tra le forze politiche nella maggioranza. È scandaloso che il cittadino e noi stessi consiglieri, non avendo più l'organo d'interfaccia per eccellenza, quale sarebbe appunto la commissione, dobbiamo ricorrere alla stampa per sollevare un problema che è di tutti e prima ancora del Comune. È ora di tornare a lavorare”.

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