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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Aprilia

Evasione fiscale, riciclaggio e contrabbando di carburante: maxi sequestro da 8,7 milioni di euro

L’indagine della Guardia di Finanza partita da accertamenti sul contrabbando di carburante poi ha portato a scoprire altre gravi ipotesi di reati tributari. Il provvedimento nei confronti di una società di Aprilia attiva nel settore dei “trasporti di merci su strada”

Un maxi sequestro da quasi 9 milioni di euro, nell'ambito di un'operazione denominata "Malabolgia", è scattato nei confronti di una società di capitali di Aprilia attiva nel settore dei “trasporti di merci su strada”. E’ stata la complessa indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Latina, a portare alla misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un valore di 8,7 milioni di euro emessa dal gip del Tribunale nei confronti della società, nonché del suo legale rappresentante, e di una compiacente ditta individuale risultata essere una mera “cartiera” di comodo.

Dal contrabbando di carburante ai reati tributari

L’attività riguarda un ampio contesto investigativo in una prima fase incentrato sul settore del contrabbando di carburante e successivamente, grazie a ulteriori approfondimenti eseguiti dalle fiamme gialle, focalizzato anche su altre gravi ipotesi di reati tributari, quali l’utilizzo di fatture false, l’evasione di accise, e le indebite compensazioni di crediti inesistenti, parte relativi alla cosiddetta “carbon tax”, per circa 1.135.000,00 euro, e parte a crediti Formazione 4.0, finanziati con fondi derivanti da Pnrr. E l’esecuzione del provvedimento arriva quindi al termine della mirata attività dei finanzieri su somme su conti correnti, depositi o altri rapporti bancari, nonché di ricostruzione patrimoniale dei beni mobili o immobili intestati ai soggetti medesimi.

Le indagini

“L’ipotesi investigativa - si legge in una nota della Guardia di Finanza - concerne la realizzazione di uno strutturato sistema fraudolento da parte dell’azienda di trasporti apriliana che, dal 2016 al 2020, avrebbe acquistato in contrabbando ingenti partite di carburante, stoccato in cisterne abilmente occultate, generando un’evasione di accise pari a oltre 2 milioni di euro, a fronte di gasolio acquistato in frode pari a circa 3,5 milioni di litri”. La frode sarebbe stata perpetrata mediante il ricorso a una società “di comodo” compiacente, artatamente creata per assolvere la mera funzione di “cartiera”, dedita all’emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti, per oltre 7 milioni di euro, a beneficio della società apriliana che, anche grazie a tale escamotage, ha potuto beneficiare dell’indebita compensazione di crediti.

Il maxi sequestro

Da qui, su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti della società, del rappresentante legale e della ditta individuale il sequestro preventivo, diretto e nella forma per “equivalente”, finalizzato alla confisca di denaro e beni per l’importo complessivo di euro 8.698.036 euro, quale profitto dei reati ipotizzati, ovvero emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebite compensazioni di crediti, autoriciclaggio, e sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici. Sono stati sequestrati, per il successivo recupero all’erario, somme di denaro contante, valori finanziari, conti correnti, fondi azionari, quote societarie, beni immobili e veicoli di varia natura, il tutto riconducibile agli indagati.

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