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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro

Festa degli indiani sikh a Latina, il centro si colora di arancione

Domenica 13 dicembre si celebra la festa religiosa degli indiani sikh nelle vie del centro del capoluogo pontino. Nel primo pomeriggio il saluto delle istituzioni. Altre cerimonie si terranno a Sabaudia, San Vito e Fondi

Si colorerà di arancione domenica pomeriggio il centro di Latina in occasione della festa religiosa degli indiani sikh. A partire dalle 13 del 13 dicembre, infatti, avranno inizio le celebrazioni per la ricorrenza della nascita del primo guru della religione sikh, Shree Guru Nanak Dev Ji.

Secondo il programma, una processione partirà dal parco comunale e percorrerà le vie del centro, con tutto il consueto rituale dei guerrieri con turbante arancione, lo spargimento dei petali, che precede il passaggio dei sacri libri e del guru raccolto in preghiera. Offerte simboliche di cibo ai presenti.

E' prevista la partecipazione di migliaia di indiani provenienti non solo dalla provincia di Latina.  “Si consideri - si legge in una nota della Cisl - che la comunità indiana è composta da almeno quindicimila persone (in maggiori concentrazioni a Fondi, Sabaudia, Terracina e Latina )”. Dopo il corteo vi sarà un incontro ufficiale dei  sikh con le istituzioni locali.

L'incontro, che deve essere inserito nel quadro della festa religiosa e culturale, è stato organizzato da Anolf Cisl insieme con la comunità indiana si svolgerà alle 14.30, presso la sala conferenze dell’Hotel Europa, a cui parteciperanno le massime autorità  della provincia .

In provincia di Latina gli indiani provenienti dal Punjab e di religione sikh rappresentano una delle comunità più numerose. "Il loro contributo è fondamentale per interi settori economici, come l’agricoltura” dice il segretario generale reggente della Cisl, Tommaso Ausili, che sarà presente alla cerimonia, con il Vescovo Mariano Crociata, il Prefetto Pierluigi Faloni, il commissario straordinario del Comune Giacomo Barbato, il Questore di Latina, Giuseppe De Matteis e Dhillon Singh Karamjit, presidente della Comunità Sikh.

“E' un riconoscimento formale per tutti gli indiani che vivono nel nostro territorio. Una comunità laboriosa e pacifica che si inserisce gradualmente, ma sempre più profondamente, nel tessuto sociale. Basti pensare - continua Ausili - al gran numero di ragazze e ragazzi indiani che frequentano le nostre scuole. Le fanno con impegno e disciplina, superando, brillantemente, il gap linguistico”.

"Speriamo sia l'occasione per ribadire l'esigenza che a una comunità così numerosa e produttiva siano assicurati i servizi territoriali indispensabili  - dice Catia Boboc, responsabile dell'Anolf (associazione migranti) della Cisl. Anche in questa giornata di festa - continua Boboc - non possiamo non ribadire l'esigenza che siano attuate politiche di contrasto più efficaci contro il grave sfruttamento lavorativo di cui sono vittime molti indiani. Aggiungiamo anche che sono urgenti interventi  di sostegno affinchè i lavoratori indiani possano vivere in case degne del nome. Misure di sostegno familiare, di sostegno scolastico per i giovani. Inoltre politiche di valorizzazione e integrazione culturale. Dobbiamo, purtroppo, dire che, nonostante il peso e l'importanza della comunità indiana , siamo lontani da avere un livello sufficiente di interventi". 

Nei prossimi giorni, sempre in occasione della festività legata alla nascita del primo guru e fondatore del sikhismo, altre cerimonie religiose si terranno presso i principali templi sikh presenti sul territorio provinciale a Sabaudia, San Vito e Fondi.

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