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Cronaca Prampolini / Via Aspromonte

Carceri, fondi dalla Regione: 50mila euro per il penitenziario di Latina

I finanziamenti usati per il rifacimento del campo di calcio, intervento che per la Polverini va nella "direzione di favorire, anche attraverso lo sport, progetti di inclusione sociale"

Più volte sono tuonati i preoccupanti numeri che raccontano la situazione drammatica vissuta dai detenuti all’interno delle carceri del Lazio.

E, in seguito anche alla visita del mese scorso presso la casa circondariale di via Aspromonte a Latina dell’assessore regionale alla Sicurezza Giuseppe Cangemi, dalla stessa Regione arrivano i primi provvedimenti.

Il via libera è stato dato dalla Giunta Polverini ai finanziamenti per una serie di interventi di ristrutturazione negli istituti penitenziari di Civitavecchia, Latina e Rieti.

In totale si parla di 350mila euro, e sarà soprattutto il carcere del comune romano a vedere i più cospicui interventi con fondi che si aggirano intorno ai 250 mila euro destinati alla riqualificazione della caserma della casa circondariale e al campo di calcio.

Anche il terreno di gioco del penitenziario pontino – così come quello di Rieti - sarà oggetto di opere di rifacimento grazie ad un finanziamento pari a 50mila euro.

“Si tratta – spiega la presidente Renata Polverini – di interventi volti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno delle carceri, condivisi con le direzioni degli Istituti che ho avuto modo di visitare. La ristrutturazione dei campi di calcio, dove poter svolgere tornei e attività sportiva tra i detenuti e tra i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria, va nella direzione di favorire, anche attraverso lo sport, progetti di inclusione sociale”.

“Questo provvedimento – aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza, Giuseppe Cangemi – si inserisce nell’ambito delle politiche di intervento a favore delle carceri della nostra regione che hanno visto questa Giunta fortemente impegnata sin dal suo insediamento, impegno che si traduce nel sostegno a molteplici attività come quella formativa e culturale finalizzata ad aiutare i detenuti nel processo di reinserimento sociale una volta scontata la pena”.

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