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Cronaca Sabaudia

Finte separazioni per truffare l'Inps e ricevere l'assegno sociale: due coppie denunciate

L'indagine della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire una truffa ai danni dello Stato. I coniugi avevano in realtà case di proprietà e depositi bancari per centinaia di migliaia di euro

Una truffa ai danno dello Stato finalizzata all'indebito conseguimento di erogazioni pubbliche è stata scoperta dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dal colonnello Michele Bosco. L'indagine condotta dai finanzieri della Brigata di Sabaudia ha portato alla denuncia all'autorità giudiziaria di quattro persone, due uomini e due donne. 

Gli accertamenti, in collaborazione con la direzione provinciale dell'Inps di Latina, hanno portato a scoprire la situazione familiare di due coppie di coniugi che si erano fittiziamente separate creando, per l'Inps, i presupposti reddituali per poter beneficiare della prestazione assistenziale dell'assegno sociale, che era stato effettivamente percepito per anni fino, per una somma di oltre 120mila euro. 

Dai documenti di separazione era stato stabilito che le due signore, prive di reddito, si sarebbero dovute trasferire in due case di proprietà situate a Sabaudia, mentre gli ex mariti, che percepivano consistenti pensioni, sarebbero dovuti restare nelle loro abitazioni a Roma. Ma in realtà le due coppie non si erano mai separate né avevano mai chiesto il divorzio, continuando di fatto a vivere sotto lo stesso tetto e continuando ad utilizzare gli appartamenti di Sabaudia come case per le vacanze estive. 

Dagli ulteriori approfondimenti investigativi, anche sul piano patrimoniale, è emerso inoltre che le coppie non necessitavano di nessuna forma assistenziale da parte dello Stato perché, oltre alle case di Sabaudia e di Roma, erano titolari di disponibilità finanziarie su conti correnti e depositi bancari per centinaia di migliaia di euro.

I quattro sono quindi stati segnalati alla direzione provinciale dell'Inps di Latina che ha avviato la procedura di recupero degli importi illecitamente riscossi, completi di maggiorazioni, revocando contestualmente l'erogazione delle prestazioni assistenziali. I finanzieri hanno anche proceduto, nei confronti delle due signore, alla constatazione per il recupero a tassazione dei proventi illeciti frutto dell’indebita riscossione dell’assegno sociale, segnalando all’Agenzia delle Entrate di Latina un’evasione delle imposte sui redditi delle persone fisiche per circa 80mila euro. 

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