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Cronaca

Frode fiscale da 60 milioni tra Latina e Frosinone, 7 le persone denunciate

Operazione della guardia di finanza che ha individuato una base imponibile sottratta a tassazione per un ammontare di 42 milioni di euro e violazioni all'Iva per 16 milioni di euro

Maxi frode fiscale scoperta dalla brigata della Guardia di Finanza di Ceprano nel corso di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone. L'operazione ha consentito di individuare una base imponibile sottratta a tassazione per un ammontare di 42 milioni di euro e violazioni all'Iva per 16 milioni di euro.

Tutta la macchinosa truffa era condotta sotto la regia di un commercialista di Frosinone; l’operazione è stata infatti condotta nella provinicia ciociara e a Latina, e ha portato alla denuncia di 7 persone.

Coinvolte nella truffa sono 4 società trasferite in modo fittizio nella Repubblica del Montenegro e operanti in vari settori economici, come quello alberghiero, del commercio di autoveicoli, del trasporto merci e della carpenteria metallica. Le società avevano ceduto le proprie quote ad un prestanome il quale ne era divenuto proprietario solo formalmente, in quanto i reali proprietari avevano disposto l'alienazione di tutti i beni a nuove insospettabili società, ad essi riconducibili.

In questo modo le vecchie società avevano omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e il versamento delle imposte ed avevano trasferito la propria sede nella Repubblica del Montenegro, rendendosi di fatto irreperibili per il fisco e per i creditori.

Tutte le operazioni risultavano riconducibili al prestanome, un sessantacinquenne di Ceprano, nullatenente e pregiudicato, ma gli effettivi titolari delle aziende erano cinque soggetti residenti nelle province di Frosinone e Latina.
 

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