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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Anmil, Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro a Latina

L’appuntamento lo scorso 14 ottobre nel capoluogo pontino durante il quale il presidente Compagnucci ha tracciato un bilancio sulla situazione infortunistica in provincia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Questa edizione della Giornata Provinciale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro – che l’ANMIL promuove dal 1951 - riveste un significato molto particolare considerato che cade a due giorni di distanza da quella celebrata al Quirinale per volere del Capo dello Stato che ha voluto ospitare al Palazzo del Quirinale nel Salone delle Feste la manifestazione nazionale alla presenza del Presidente Nazionale dell’ANMIL Franco Bettoni, del Presidente dell’INAIL Massimo De Felice, del Ministro del Lavoro Elsa Fornero e di tante altre importanti Autorità.

La consapevolezza del momento di forte criticità dello stato sociale, di difficoltà del mondo del lavoro che potrebbero tutti assieme distrarre dai problemi della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è stato l’argomento principale toccato dal Presidente Provinciale – Elio Compagnucci –nel suo intervento durante la cerimonia civile svoltasi nella Sala Azzurra del Ritrovo a Borgo Carso. Il Presidente Compagnucci, ha tracciato poi un bilancio sulla situazione infortunistica nella Provincia di Latina e sebbene il fenomeno degli incidenti sul lavoro dietro il quale si nascondono storie e dolori di migliaia di persone, pur se in costante miglioramento ancora non ci conforta. Molto si è fatto ma forse non è abbastanza dal momento che sembra mancare al nostro Paese una solida cultura della sicurezza che scongiuri le tante tragedie di cui abbiamo notizia ogni giorno, tutte evitabili e che vediamo ripetersi con le medesime cause e dinamiche. In questa Giornata – continua il Presidente dell’ANMIL – voglio rinnovare un appello a tutti affinché la sicurezza sul lavoro diventi un valore condiviso, una ricchezza e un punto di forza delle nostre aziende, una garanzia per i nostri lavoratori e per le loro famiglie. E’ un obiettivo raggiungibile con uno sforzo comune che deve essere prima di tutto culturale, attraverso l’educazione delle nuove generazioni e la formazione continua alla prevenzione partendo dalla scuola.

E’ proprio a questo mondo – dice Compagnucci - che dedichiamo , da oltre 15 anni, progetti originali e innovativi come “SILOS” rivolto agli studenti degli Istituti superiori che abbiamo presentato al Capo dello Stato nell’udienza del 2009, mentre oggi abbiamo in fase di realizzazione il progetto “ICARO”, dedicato agli alunni delle scuole elementari e medie, perché dall’esperienza di svariate iniziative abbiamo avuto dimostrazione del fatto che sono proprio gli studenti in erba ad averci dato “lezioni” di buon senso e ad averci fatto capire che per parlare di sicurezza non è mai troppo presto.

Come Associazione richiamiamo oltre che l’attenzione delle Istituzioni sulle situazioni di irregolarità, anche l’attenzione della collettività, chiamata anch’essa a riflettere e maturare una propria sensibilità verso un fenomeno che ci riguarda tutti come “popolo”, unito dal diritto di esprimere attraverso il lavoro la sua piena dignità.

Il nostro bilancio conclude Compagnucci, non può non guardare anche allo stato delle tutele che dovrebbero garantire una dignitosa sopravvivenza all’indomani dell’infortunio, in un contesto socio-economico che negli ultimi anni è stato stravolto da una crisi economica globale, che solo di recente ha cominciato a mostrare tiepidi segni di arretramento, ma che ha messo e sta’ mettendo a dura prova l’intero impianto dello stato sociale, come testimoniano anche le novità annunciate in materia di valutazione dei redditi dei cittadini ai fini del conseguimento di prestazioni assistenziali.

Un Corteo di centinaia e centinaia di invalidi del lavoro e delle autorità accompagnati dalla banda musicale cittadina, ha aperto la manifestazione da Piazza San Marco fino al monumento ai Caduti in piazza del Quadrato dove è stata deposta una corona di alloro offerta dall’Amministrazione comunale di Latina in ricordo delle vittime degli incidenti sul lavoro. Al commovente momento della posa della corona benedetta dal Vicario Don Mario Sbarigia, hanno presenziato il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, il Vice Prefetto vicario Luigi Scipioni, l’Assessore Provinciale Fabio Martellucci in rappresentanza del Presidente Provinciale Armando Cusani, l’Assessore Comunale di Aprilia Renzo Caissutti, l’Assessore comunale di Priverno Angelo Miccinilli, l’Assessore comunale di Formia Giuseppe Treglia, l’ex Assessore di Aprilia Mario Berna e il Comandante della Polizia Stradale di Latina Col. Francesco Cipriano.
La manifestazione è proseguita con la S. Messa nella Cattedrale San Marco officiata dal Vicario del Vescovo Don Mario Sbarigia che nella sua omelia ha espresso conforto e solidarietà a tutte le vittime degli incidenti sul lavoro, alle vedove e agli orfani di caduti sul lavoro e si è conclusa con la cerimonia civile presso il Ritrovo a Borgo Carso con gli interventi delle Autorità presenti e con la partecipazione di numerosissimi invalidi del lavoro e familiari provenienti da tutta la Provincia con pullman messi a disposizione dall’Associazione.

Sono intervenuti ai lavori della Giornata, il cui discorso ufficiale è stato tenuto dal Presidente Provinciale Elio Compagnucci, l’Assessore ai Servizi sociali del Comune di Latina Patrizia Fanti, anche in rappresentanza del Sindaco di Latina, che nel suo discorso di piena condivisione per quanto pronunciato dal Presidente dell’ANMIL Compagnucci e massima disponibilità del suo assessorato ad essere vicino alle esigenze e istanze degli invalidi e dell’Associazione per l’attività assistenziale e fiscale offerta gratuitamente ai propri associati, ha tenuto a ricordare senza non poca commozione la vicenda della madre che proprio sul lavoro ha subito in giovane età un grave infortunio le cui conseguenze l’hanno segnata per tutta la vita ma che nonostante tutto si è prodigata per offrire un futuro ai propri figli reagendo al triste evento come sa fare solamente chi subisce un infortunio sul lavoro e ha vinto la scommessa con la vita, così come l’hanno vinta tutti gli infortunati sul lavoro presenti a questa cerimonia la cui presenza proprio questo sta’ a testimoniare che la vita può essere vissuta in maniera completa anche dopo un grave infortunio, e l’ANMIL l’ha saputo molto ben rappresentare con il calendario “ Donne che vincono”.

L’Assessore Giuseppe Treglia, ha portato i saluti del Sindaco di Formia Michele Forte ai partecipanti e manifestato tutto l’impegno che anche il suo Comune sta’ portando avanti in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La Dottoressa Gloria Pumo in rappresentanza del Direttore della Sede INAIL di Latina Vita Rocca Romaniello, nel ribadire la vicinanza dell’Istituto all’Associazione e a tutti gli infortunati sul lavoro ha reso noto un protocollo di intesa siglato a livello regionale dall’INAIL e dall’ANMIL, che, proprio in virtù degli obiettivi comuni da perseguire ha previsto la possibilità di operare in sinergia per promuovere iniziative legate alla prevenzione e alla diffusione della cultura della sicurezza, nonché a fornire informazioni utili per garantire a tutti gli infortunati le migliori condizioni di tutela, mediante l’attivazione di uno sportello ANMIL presso tutte le Sedi INAIL del Lazio

Il Responsabile medico legale dell’INAIL Lucio Aprile, nel suo intervento ha ribadito l’impegno dell’INAIL della presa globale dell’infortunato con specifico riferimento alle prime cure, alla riabilitazione e al reinserimento nel mondo del lavoro, ritenendo prioritario investimenti nella prevenzione perché il tutto si concretizza nel tempo in un risparmio del costo del lavoro ed anche in sofferenza umana oltre che di riduzioni delle morti in ambito lavorativo.

La manifestazione si è conclusa con la cerimonia di premiazione di alcuni grandi invalidi e invalidi minori con il brevetto e un distintivo d’onore da parte della Dirigente dell’INAIL, Gloria Pumo e della Assistente Sociale dell’Istituto Chiara Maria Tornatore.

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