Il Vescovo Crociata incontra i giornalisti: "non perdere l’indipendenza del giudizio"
Incontro con i giornalisti locali sul significato della professione e sul contenuto della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2016. Affrontati anche i temi riguardanti le difficoltà della categoria
Oggi il vescovo Mariano Crociata ha incontrato i giornalisti delle redazioni operanti nel territorio della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-
A differenza degli anni precedenti, quest’anno ad aprire l’incontro sono stati i giornalisti stessi raccontando quale sia la loro vita personale e professionale, le difficoltà della categoria ma anche quale potrebbe essere il rapporto con la Chiesa locale e il suo pastore.
Queste esposizioni hanno evidenziato come tra le criticità della professione vi siano le nuove organizzazioni del lavoro – con sempre meno giornalisti in redazione – e i ritmi così veloci che non sempre consentono di approfondire e portare un contributo alla riflessione. Infatti, lo sforzo maggiore è quello di proporre chiavi interpretative dei fatti raccontati. A ciò corrisponde la difficoltà dovuta all’assenza di un confronto vero con la società pontina, anche quando sono commentati fatti rilevanti per la vita delle varie cittadine, che tende a non "rispondere".
È stato sottolineato anche il grande sforzo a livello sindacale che viene portato avanti a garanzia di tanti giornalisti precari come anche l’impegno nella formazione professionale. Tra le problematiche più rilevanti sono state segnalate le querele temerarie e le maxi richieste di risarcimento danni. «Quella del territorio pontino non è una situazione facile, specie rispetto alla criminalità e all’assenza di interlocutori politici», hanno spiegato i giornalisti intervenuti.
Il vescovo Crociata ha ricordato il «compito arduo» dei giornalisti locali nel «non perdere l’indipendenza del giudizio rispetto agli interessi economici»; mentre rispetto alle aggressioni criminali ha ricordato ai cronisti come «i rischi non devono far indietreggiare il vostro lavoro».
Tra gli aspetti che Crociata ha tenuto a sottolineare c’è stato quello della formazione e ha ricordato che «non bisogna avere paura di mettere in gioco la propria visione del mondo» pretendendo il diritto a poterla esprimere liberamente. «C’è anche l’esigenza di fare cultura, quella necessaria a condurre le persone a formarsi un giudizio critico, un compito affidato anche ai giornalisti». La sollecitazione finale del vescovo Crociata ai giornalisti è stata precisa: «Non risparmiate di far emergere ciò in cui credete. Le questioni più importanti sono i valori».