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Cronaca

Rifiuti, Cirilli: “A Latina bastano gli impianti Tmb già esistenti”

Il vicesindaco scrive al neogovernatore Zingaretti e ai nuovi consiglieri regionali: "La nostra provincia non può diventare il polo industriale per il trattamento dei rifiuti romani"

Una lettera inviata al neogovernatore del Lazio Nicola Zingaretti e, per conoscenza, ai quattro consiglieri regionali eletti nella provincia pontina. E una richiesta: stop alle nuove autorizzazioni di impianti per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti nella provincia di Latina. Ad inviarla è stato, oggi, il vicesindaco di Latina e assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli.

Se l'opposizione si è sbilanciata per la chiusura dell'impianto di Borgo Montello ("Non temo che la nuova giunta regionale disattenda gli impegni assunti in campagna elettorale" è la stilettata del vicesindaco di Latina), quella intrapresa dell'amministrazione comunale è una lotta serrata all'apertura di nuove discariche. “Nuovi impianti Tmb in provincia di Latina - afferma Cirilli - non hanno senso di esistere. Dovranno essere autorizzati solo invasi consequenziali agli impianti”. Per il vicesindaco di Latina occorre “evitare il gioco dei privati che presentano progetti di impianti e scavano solo buche che diventano discariche di servizio”.

L'analisi dell'assessore all'ambiente del Comune di Latina parte dei dati relativi ai rifiuti prodotti mediamente in un anno dall'intera provincia di Latina: circa 317.000 tonnellate. Nella raccolta differenziata, ferma in media al 25%, finiscono circa 79.250 tonellate. Le restanti 237.750 tonnellate possono essere trattate dagli impianti Rida di Aprilia (che attualmente ne accoglie 160mila, ma che entro luglio amplierà la sua capacità a 400mila tonnellate) ed Ecoambiente di Borgo Montello (che, in via di realizzazione, potrà trattare 180mila tonnellate). “È evidente - sottolinea Cirilli - che entro due anni ci troveremmo a trattare 343 mila tonnellate in più rispetto a ciò che produciamo, quasi il doppio”.

"Dalla lettura dei dati - si legge nel documento inviato da Cirilli a Zingaretti - è evidente, da un lato, che la capacità impiantistica attuale è superiore alle esigenze del territorio e, dall'altro, che solo con l'incremento della percentuale di raccolta differenziata si potrà ridurre la realizzazione delle discariche, che è quello che partiti e politica continuano a promettere al nostro territorio. Diversamente, Latina rischia di divenire il polo industriale per il trattamento dei rifiuti romani”.

Due le richieste avanzate dal vicesindaco di Latina al nuovo presidente della Regione Lazio: “Primo, le chiedo di rispettare i pareri e i vincoli documentati, al fine di far sì che non vengano realizzati impianti di lavorazione meccanico biologico che superino le esigenze di trattamento della provincia di Latina, e questo non per limitare l'ambito territoriale rispetto agli impianti Tmb, ma in considerazione sia del fatto che crescendo la raccolta differenziata - su cui la Regione Lazio sta investendo ingenti risorse - le esigenze sono destinate a diminuire ulteriormente, sia del fatto che ogni impianto Tmb necessita di una discarica di servizio. Secondo, di rispettare e considerare - conclude Cirilli - pareri e vincoli documentati, al fine di autorizzare l'apertura di nuovi invasi solo dopo la realizzazione di impianti di trattamento già autorizzati per le quantità effettivamente connesse alle esigenze dell'impianto”.

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