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Incidenti stradali

Alessia Calvani, il pirata resta in carcere: respinti i domiciliari a Fiorucci

La decisione del gip Iansiti che ha respinto la richiesta degli avvocati dell'uomo che il 2 settembre del 2012 ha investito e ucciso la 15enne a Latina Scalo. Il suo complice Patrizio Palombo ha patteggiato a due anni

Respinti i domiciliari ad Emanuele Fiorucci, l’uomo che il 2 settembre del 2012 ha investito e ucciso la 15enne Alessia Calvani su via della Stazione a Latina Scalo.

Oggi il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Nicola Iansiti, ha respinto la richiesta presentata dal legale del pirata della strada che quella sera dopo aver travolto la ragazzina mentre attraversava la strada l’ha lasciata in fin di vita a terra fuggendo via e facendo perdere le sue tracce. Alessia morì all’ospedale Santa Maria Goretti dopo circa 12 ore di agonia

L’uomo è stato arrestato il 18 ottobre dello scorso anno dalla polizia stradale di Latina, a conclusione di un’indagine complicata che, dopo quasi oltre 13 mesi di duro e incessante lavoro, ha portato alla sua identificazione. Accompagnato negli uffici di via Volsini aveva poi confessato tutto.

Il 10 luglio per lui comincerà il processo; dovrà rispondere di omicidio colposo aggravato e omissione di soccorso.

Il suo complice, Patrizio Palombo, comparso oggi davanti al giudici Laura Matilde Campoli per l’udienza preliminare, ha invece patteggiato a due anni di reclusione. L’uomo è accusato di furto: secondo gli inquirenti, avrebbe rubato insieme a Fiorucci la Classe A con cui poi quest’ultimo ha investito e ucciso Alessia Calvani.

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