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Incidenti stradali Pantanaccio / Via Stazione

Alessia Calvani uccisa da un'auto pirata, caso a rischio archiviazione

Ultimi riscontri per la vicenda della 15enne investita a Latina scalo: la prossima settimana la Procura dovrà decidere se chiudere l'indagine

Procede verso l'archiviazione l'indagine sull'omicidio colposo di Alessia Calvani, la ragazza di 15 anni investita e uccisa da una vettura il 2 settembre scorso mentre attraversava la strada in via della Stazione a Latina scalo. Il caso, giunto a punto quasi morto nonostante gli sforzi investigativi del settore giudiziario della polizia stradale di Latina, potrebbe quindi rimanere senza un colpevole.

La prossima settimana il fascicolo delle indagini tornerà sui tavoli della Procura e il gip incaricato del caso dovrà valutare se archiviare o meno l'inchiesta, che resta ferma all'ipotesi di reato di “omicidio colposo a carico di ignoti”. Gli uomini della polizia stradale, diretti dal comandante Francesco Cipriano, stanno cercando di raccogliere nuovi elementi per evitare che il caso venga accantonato.

Per ora non sono serviti a nulla i riscontri e le testimonianze raccolte dagli inquirenti, che attraverso le immagini registrate da alcune telecamere poste su via della Stazione erano riusciti ad identificare una Mercedes classe A di colore grigio come la possibile vettura che ha travolto e ammazzato la 15enne di Latina scalo. Ma l'automobile non è stata mai ritrovata. E con lei si sono perse le tracce dell'assassino di Alessia Calvani.

Intanto Giovanni Delle Cave, vicepresidente dell'associazione europea “Familiari e vittime della strada”, si dice certo che l'omicida della giovane “non sarà mai libero dalla sua coscienza”. “Una coscienza sporca – sottolinea Delle Cave - che mai lo assolverà per il resto della sua vita. Passeranno anni ma il rimorso lentamente lo ucciderà perché nella vita si paga tutto, tutto prima o poi il male fatto”.

“Con quale coraggio - si chiede ancora il presidente dell'associazione - si alza la mattina? E, se ha figli, come fa a guardarli in faccia? Come fa a passare i giorni come nulla fosse? Quest’assassino deve però sapere che la giustizia terrestre non è riuscita ad arrivare a lui, ma esiste la giustizia divina e a quella nessuno potrà sfuggire. E non avrà mai perdono per quello che ha fatto commettendo uno dei più gravi peccati della terra, uccidendo un piccolo angelo di appena 15 anni”.

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