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Incidenti stradali Pantanaccio / Via Stazione

Alessia Calvani uccisa da una Mercedes? La Polstrada conferma

Elementi, video e testimonianze portano a stringere il cerchio su una classe A. L'appello dell'avvocato della famiglia della vittima: "Ci affidiamo alla coscienza di chi ha visto"

Le testimonianze di chi era in zona al momento del tragico incidente, i video di due telecamere poste a qualche centinaio di metri dall’incrocio del micidiale impatto. E poi alcuni elementi emersi dal raffronto di racconti e fotogrammi. È tutto questo a fornire una possibile identificazione della vettura che la sera del 2 settembre ha travolto e ucciso Alessia Calvani. Gli indizi a loro disposizione hanno portato gli inquirenti a stringere l’attenzione su una Mercedes classe A o B, nuovo modello, con una targa che dovrebbe iniziare con la lettera D.

UN’INDAGINE COMPLESSA. Tutta la sezione della polizia stradale di Latina da tre settimane è impegnata in una caccia serrata alla persona che ha tolto la vita alla studentessa 15enne. Un compito che comunque si è rivelato difficile per le poche testimonianze chiave su cui gli agenti e il sostituto procurato che segue il caso, Gregorio Capasso, hanno potuto contare. A ricostruire quanto accaduto è stata innanzitutto Ilenia, la ragazza che era in compagnia di Alessia al momento della tragedia. E poi un altro testimone, che avrebbe incrociato l’auto pirata che fuggiva.

LE IMMAGINI DELLE VIDEOCAMERE. A fornire qualche altro elemento agli inquirenti sono le immagini delle due videocamere collocate lungo via della stazione: una di fronte a un negozio di abbigliamento, l’altra posizionata 800 metri più in là, davanti a una filiale della banca Unicredit e nei pressi di un incrocio. Fotogrammi a bassissima risoluzione, che purtroppo restituiscono agli investigatori solo alcuni elementi utili alle indagini, ma non permettono – ad esempio – di identificare le targhe delle vetture in transito.

Dalle immagini recuperate dalle due videocamere si nota il transito di una serie di vetture pochi istanti dopo il momento dell’investimento mortale, avvenuto attorno alle 23.49. In particolare, si vede una fila di automobili fermarsi all’incrocio in corrispondenza dell’istituto bancario. Tra queste, secondo gli agenti della polizia stradale di Latina, c’è quella che pochi attimi prima aveva investito Alessia Calvani. E qui l’attenzione si concentra su una Mercedes classe A o B – la cui descrizione combacerebbe con una delle testimonianze - e sul dettaglio della luce di un terzo stop posteriore della vettura, presente solamente nelle ultime versioni dell’automobile tedesca.

VERIFICHE A TUTTO CAMPO. La Polstrada, messi assieme i riscontri, ha effettuato controlli serrati rintracciando le vetture che corrisponderebbero alle descrizione dell’auto pirata e diffondendo l’identikit alle forze dell’ordine. “Teniamo sotto controllo gli spostamenti delle vetture di tutta la provincia” assicurano dalla polizia stradale. Ma c’è il rischio che la macchina sia stata già smantellata.

L'unica auto dello stesso modello non controllata risulta una Mercedes Classe A di proprietà di una persona del posto, che ne ha denunciato il furto la mattina successiva. Le verifiche sono state condotte anche sul proprietario di questa auto, che all'ora dell'incidente si trovava però in casa. Ulteriori accertamenti sono stati condotti, anche con l'utilizzo di un elicottero, in tutta la zona circostante e altre ancora saranno effettuati su oltre 10mila utenze che quella sera, nell'arco temporale di 25 minuti, si sono agganciate alla cella di Latina scalo.

L’APPELLO DELL’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA CALVANI. “Ci sono spazi di indagine che richiederanno altro tempo” ha spiegato il legale della famiglia Calvani, l’avvocato Federico Bianchi, che si è detto soddisfatto degli sforzi profusi dagli investigatori e ha lanciato un appello nei confronti del pirata della strada e ai testimoni: “Ci affidiamo alla coscienza di chi ha visto”.

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