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Incidenti, Valore Donna: “La legge sull’omicidio stradale non può più attendere”

Dopo le ultime tragedie sulle strade pontine degli ultimi giorni, ad intervenire il presidente dell'associazione Pappacena: "Sempre più urgente l'approvazione dell'omicidio stradale; ogni ulteriore perdita di tempo è un'irresponsabilità intollerabile"

“Mentre in Italia ancora si perde tempo a discutere su una legge assolutamente necessaria da Nord a Sud ancora tantissime, troppe, persone innocenti continuano a morire sulle strade”: questo il commento di Valentina Pappacena, presidente dell’associazione Valore Donna, che, da anni in prima linea insieme ad altre associazioni dei familiari delle vittime di incidenti, torna a parlare del reato di omicidio stradale.

E lo fa all’indomani delle tragedie sulle strade pontine degli ultimi giorni. Ieri sulla Pontina a Borgo Piave un uomo di 58 anni anni, Rocco D’Antona, è morto dopo che, mentre usciva da una piazzola di sosta dove si era fermato, la sua auto è stata colpita da un’altra vettura con al volante un giovane di 27 anni alla guida sotto l’effetto di droghe. In auto con lui anche il figlio di soli 5 mesi poi ricoverato d’urgenza al Gemelli di Roma. Venerdì scorso sulla Monti Lepini a Borgo Faiti un uomo di 65 anni di Sermoneta ha perso la vita dopo che la sua auto è stata travolta da un’altra vettura alla cui guida si trovava un uomo di origini indiane, ubriaco e senza patente.

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“Quasi ogni giorno – spiega Valentina Pappacena – leggiamo di soggetti pericolosi al volante che, in stato di alterazione, distruggono la vita di famiglie intere. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere ed ogni ulteriore perdita di tempo è un’irresponsabilità intollerabile. Sono anni – afferma ancora il presidente di Valore Donna - che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro poi invece alcuni partiti politici fanno ostruzionismo giocando sulla pelle degli altri. Ora attendiamo che il Parlamento vari questa legge non più rinviabile”.

Ma il comportamento nocivo di individui che si mettono alla guida in condizioni non idonee non è l’unico punto da cui partire. “Le amministrazioni dovrebbero fare di più per rendere sicure le strade. Nel Lazio sono anni che si parla della messa in sicurezze delle infrastrutture e della realizzazione della Roma – Latina, ma purtroppo le nostre strade sono ormai praticamente senza manutenzione.

E poi – conclude Valentina Pappacena – c’è bisogno di lavorare sui giovani. Bisogna organizzare campagne di sensibilizzazione già dalle elementari per formare cittadini consapevoli che guidare una macchina, una moto o un motorino non è un gioco. La mia associazione – aggiunge la Pappacena – lavorerà in questo senso in accordo con le scuole per insegnare già ai più piccoli il rispetto per la vita”. 

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