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Cronaca

Operazione Tiberio, primi interrogatori in carcere: tutti in silenzio davanti al Gip

Sono stati ascoltati questa mattina dal gip Giuseppe Cario tre degli arrestati, Mauro Ferrazzano e Nicola Volpe che si trovano in carcere e Massimo Pacini, ai domiciliari. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Sono iniziati questa mattina in carcere i primi interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’operazione Tiberio. A vario titolo sono chiamati a rispondere di corruzione e associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti.

In via Aspromonte sono già stati ascoltati, dal gip Giuseppe Cario, l'imprenditore Nicola Volpe, difeso dall’avvocato Gaetano Marino, e Mauro Ferrazzano, imprenditore di Nettuno, assistito invece dagli avvocati Renato Archidiacono e Luigi Di Mambro. Entrambi si sono avvalsi però della facoltà di non rispondere.

In Tribunale invece è stato ascoltato uno degli arrestati che si trova ai domiciliari, Massimo Pacini, ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Sperlonga, dal 2009 al 2014, che secondo le accuse ricostruite nelle carte dell’inchiesta avrebbe omesso di avviare l’iter per il ripristino dei luoghi dopo l’accertamento dell’abuso edilizio all’Hotel Grotte di Tiberio, di proprietà di Armando Cusani. Anche Pacini però si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il sindaco di Sperlonga, ed ex presidente della Provincia, sarà invece ascoltato domani, insieme a Isidoro Masi, altro responsabile dell’ufficio tecnico di Sperlonga che Cusani aveva fatto trasferire dalla Provincia, dove era ed è tuttora impiegato.

A partire da lunedì saranno invece ascoltati dal gip gli altri arrestati che si trovano ai domiciliari. 

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