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Cronaca

Intimidazione al giudice Aielli, la solidarietà del mondo politico

Numerosi i messaggi di solidarietà del mondo politico locale al giudice Lucia Aielli per le intimidazioni ricevute: finte epigrafi sono state rinvenute questa mattina nei pressi della scuola frequentata dalle figlie

Numerosi i messaggi di solidarietà del mondo politico locale al giudice Lucia Aielli per le intimidazioni ricevute.
Questa mattina davanti alla scuola frequentata dalle figlie della Aielli sono stati rinvenuti dei manifesti mortuari sulla sua "scomparsa prematura".

IL SINDACO DI LATINA DI GIORGI - “Ho appreso con sconcerto e grande preoccupazione delle minacce ricevute dalla dott.ssa Lucia Aielli e desidero testimoniarLe sdegno a nome dell’amministrazione comunale e la mia piena ed incondizionata solidarietà - commenta il sindaco Di Giorgi -. Le modalità stesse attraverso cui le minacce sono state effettuate, rappresentano il vile gesto di chi vede nella magistratura un ostacolo anziché un faro cui costantemente riferirsi. Rinnovo alla dott.ssa Aielli la mia elevatissima stima personale ed istituzionale”.    

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE CALANDRINI - “Sono sconcertato nell’aver appreso la notizia relativa alle minacce ricevute dalla dott.ssa Lucia Aielli, un atto gravissimo che merita una ferma condanna da parte di tutte le forze democratiche e civili. A nome dell’intero Consiglio esprimo solidarietà alla dott.ssa Aielli e la nostra vicinanza, estesa all’intera magistratura impegnata ogni giorno sul fronte della lotta alla criminalità a vari livelli. Ritengo sia necessario fare ogni sforzo per non far sentire mai soli gli uomini e le donne di Giustizia, specie in un territorio complesso come quello pontino, esposto all’attacco della malavita anche organizzata. Sono convinto al contempo che questo atto intimidatorio non scalfirà minimamente il quotidiano impegno della dott.ssa Aielli al servizio delle istituzioni”.   

IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD DELLA PENNA - “Esprimo a nome di tutto il Partito Democratico della Provincia di Latina piena ed incondizionata solidarietà ala Giudice Lucia Aielli, vittima di un gravissime e preoccupante atto di intimidazione. Bisogna tenere alta la guardia nei confronti di chi sfida le istituzioni e crede di intimidire un magistrato che si sta occupando di processi legati alla criminalità organizzata del territorio pontino. Il Partito Democratico è impegnato, su tutti i livelli istituzionali, a promuovere politiche per la legalità in un territorio sempre più soggetto a pericolose infiltrazioni di stampa mafiose. Non permetteremo che la sicurezza e il rispetto del principio di legalità venga messi a repentaglio dalle organizzazioni  criminali. In questo senso le istituzioni e la politica sono chiamati ad uno sforzo comune di vigilanza e di responsabilità”.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ZINGARETTI - “Al giudice del Tribunale di Latina, Lucia Aielli va la mia solidarietà e di tutta l’amministrazione regionale per l’atto intimidatorio di cui è stata oggetto, l’ennesimo vile attacco che testimonia l’importanza dell’impegno di tutti, Forze dell’Ordine, Magistratura e Istituzioni nella lotta contro ogni forma di criminalità” ha commentato il presidente Zingaretti. “I finti manifesti mortuari sono una macabra provocazione non solo all’indirizzo di un Magistrato impegnato in prima linea contro le infiltrazioni mafiose nel capoluogo pontino ma di tutti coloro che si battono per far accendere i riflettori sulla criminalità organizzata ormai presente nel tessuto economico di questo territorio. Un fenomeno che non può passare inosservato e sul quale – conclude Zingaretti -  continueremo a tenere alta la guardia, anche grazie al lavoro che stiamo portando avanti insieme all’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio”.

CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD ENRICO FORTE - “I finti manifesti mortuari del giudice Lucia Aielli fatti affiggere in alcune zone del capoluogo pontino rappresentano un gravissimo atto di intimidazione nei confronti di un magistrato che da tempo si sta occupando di importanti processi, alcuni dei quali contro esponenti della criminalità organizzata, e che già in precedenza era stato oggetto di minacce anche all’interno delle aule di Tribunale” ha dichiarato il consigliere regionale Forte. “Soltanto qualche mese fa – ricorda Forte – avevo sottolineato l’esigenza, non ulteriormente rinviabile, di aprire una vera e propria vertenza legalità per il territorio della provincia di Latina facendo diventare il nostro territorio un “caso nazionale” alla luce di tutte le situazioni che da tempo dimostrano l’insediamento di organizzazioni criminali in molti settori dell’economia. Ero e sono ancora più convinto che sia necessario attivare anche un tavolo a livello regionale che lavori in stretta sinergia con quello già esistenza sullo sviluppo economico e che metta in campo una seria attività di investigazione sui flussi di denaro, primo importante passaggio per fare chiarezza sul consolidamento economico dei gruppi criminali. Le minacce al giudice Lucia Aielli rappresentano un chiaro ed inequivocabile segnale di come si muove la criminalità organizzata nei confronti di chi porta avanti il suo lavoro senza farsi intimidire. Ritengo che sia necessario alzare ulteriormente la guardia e creare un cordone di solidarietà e sicurezza attorno a chi (magistrati e forze dell’ordine) lavora per riportare la legalità in tutti i settori della nostra società. Un dovere questo che deve essere assolto con il massimo rigore anche da rappresentanti politici ed amministratori, chiamati nel loro ruolo di governo – conclude Forte - a verificare tutti i processi amministrativi evitando infiltrazioni e contaminazioni da parte di gruppi economici non trasparenti”.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE LEODORI - “Voglio esprimere con forza tutta la solidarietà, da parte mia e del Consiglio regionale del Lazio, al giudice Lucia Aielli per le gravi intimidazioni subite”. Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, in riferimento ai finti manifesti mortuari del giudice trovati affissi a Latina. “Si tratta di un segnale inquietante che non va sottovalutato anche alla luce dell'impegno della dottoressa Aielli in più processi contro la criminalità organizzata nel territorio pontino. Mi auguro che sia fatta piena luce su quanto accaduto, e sono certo che queste intimidazioni non fermeranno - conclude Leodori - il lavoro che con coraggio il giudice Aielli ed i colleghi della procura di Latina così come le forze di polizia stanno portando avanti".

COMUNISTI ITALIANI-FEDERAZIONE PROIVNCIA DI LATINA - "I Comunisti Italiani – Federazione provincia di Latina esprimono la loro piena solidarietà al giudice Lucia Aielli per l’atto intimidatorio commesso nei suoi confronti. La volontà di condizionare l’operato della magistratura si manifesta con questo episodio, non unico ed isolato, che dimostra la necessità che a questo territorio siano forniti ulteriori mezzi per fermare l’azione di organizzazioni eversive il cui compito è incutere terrore nella società già duramente colpita dalla crisi economica. Proprio come desiderano i cosiddetti Poteri forti nazionali ed internazionali".

ONOREVOLE VINCENZO ZACCHEO - “Ho appreso con sconcerto del vile atto intimidatorio che stamane ha visto vittima il Giudice Lucia Aielli. Ne ho sempre apprezzato , come uomo delle istituzioni, lo spirito di servizio e l'adesione completa al valore della legalità. A lei, alla sua famiglia e a tutti gli altri magistrati che , con coraggio e determinazione, lottano contro il crimine organizzato ed il malaffare , va la stima e il saluto deferente dell'intera comunità cittadina”.

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