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Cronaca

Spara e uccide il ladro, indagini in corso in attesa dell'autopsia

Si è difeso spiegando di essersi sentito in pericolo e di aver sparto in aria. Così ha spiegato agli investigatori Francesco Palumbo, indagato a piede libero per omicidio volontario. Ieri nuovi sopralluoghi della polizia: trovati 8 bossoli

Si è difeso spiegando, anche attraverso il suo legale, di aver agito per paura e di aver percepito una situazione di pericolo, di aver sparato in aria e di non essersi accorto di aver colpito un uomo. L’avvocato Francesco Palumbo, che domenica ha sparato e ucciso uno dei ladri che ha trovato in casa del padre, è indagato per omicidio volontario. In un primo momento era stato invece ipotizzato il reato di eccesso colposo di legittima difesa, poi riformulato dalla Procura. Ieri a parlare è stato il legale di Palumbo, l’avvocato Leone Zeppieri, che ha spiegato appunto come l’ipotesi di omicidio volontario sia “in realtà un atto dovuto in casi come questi”. Palumbo, dopo l'interrogatorio di domenica notte, è stato rilasciato e indagato a piede libero.

Le indagini

Le indagini intanto vanno avanti. Ieri gli investigatori della Squadra mobile e della polizia scientifica sono tornati nella palazzina di via Palermo per cercare altri elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Due degli otto bossoli esplosi dall’arma di Palumbo sono stati recuperati proprio ieri. Alcuni proiettili hanno colpito la parete posteriore dell'edificio, conficcandosi nell'intonaco, nel balcone e nel motore del condizionatore. Affidato intanto l’incarico al medico legale Tommaso Cipriani per l’autopsia sul corpo del ladro rimasto ucciso. L’esame verrà effettuato nella mattinata di domani.

La vittima

Domenico Bardi, 41enne di Napoli, è stato raggiunto da due colpi di pistola all’emitorace sinistro. Il suo corpo era riverso a terra nel giardino condominiale della palazzina, accanto alla scala che i ladri avevano appoggiato al muro per raggiungere la finestra dell’appartamento ed entrare. L’uomo si trovava quindi sulla scala quando i proiettili sono stati esplosi.

La banda dei furti

Sono ancora ricercati i due complici di Bardi, che domenica pomeriggio avevano colpito l’abitazione di via Palermo. Sapevano probabilmente che l’appartamento era vuoto e che i proprietari si erano allontanati. E non si esclude che avessero informatori locali. L’ipotesi è che si tratti comunque di una banda campana che specializzata nei furti.

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