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Sanità

Escalation di aggressioni al personale sanitario, la Cisl Medici sollecita interventi della Asl

Solo nelle ultime settimane sono stati diversi gli episodi di violenza registrati anche in provincia

Un'escalation di aggressioni fisiche al personale sanitario. Si tratta di un fenomeno che riguarda tutto il Paese ma da cui non è esente la provincia di Latina. Solo nelle scorse settimane una dottoressa era stata aggredita nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Goretti da un paziente che era ricoverato e che le ha sferrato un pugno sul volto. Solo qualche giorno fa inoltre un utente aveva mandato in frantumi con un pugno il vetro del cup dell'ospedale di Terracina e ventiquattr'ore più tardi un'altra aggressione si è registrata al pronto soccorso del capoluogo. 

Sul caso interviene ora il sindacato Cisl Medici di Latina, condannando l'accaduto e sottolineando la necessità di ripristinare il diritto di tutto il personale sanitario a operare operare in condizioni di sicurezza. "Non smetteremo mai di dare solidarietà a chi subisce violena mentre dedica la propria vita alla cura del prossimo - commenta il segretario provinciale della Cisl Medici di Latina Ciriaco Iandolo - e non smetteremo mai di lottare per il diritto all’incolumità degli stessi, condizione imprescindibile". Il segretario provinciale Ciriaco Iandolo sollecita dunque la Asl affinché vengano approntate tutte le misure possibili di prevenzione e protezione a salvaguardia dei dipendenti con l’auspicio che si concretizzino alcune delle proposte già formulate nel passato dalla Cisl Medici, dal posto di pubblica sicurezza fisso h24 nelle strutture sanitarie all’obbligo di Costituzione di parte civile del datore di lavoro, per a dissuadere dal compiere gesti di violenza e a tutela degli operatori.

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