rotate-mobile
Cronaca

Braccianti straniere sfruttate e molestate, il sindaco: "Inorridito dai loro racconti"

Interviene sul caso anche il primo cittadino di Latina Damiano Coletta dopo il reportage di Avvenire: "Guai ad abbassare la guardia, ci costituiremo parte civile"

"Il reportage, pubblicato ieri dal quotidiano Avvenire, sulle braccianti indiane sikh che avevano provato a ribellarsi ai propri sfruttatori non fa altro che confermare la drammaticità di un fenomeno odioso e preoccupante come quello del caporalato. Leggere di donne costrette a lavorare per 14 ore a 4 euro l’ora, sottoposte a violenza psicologica e fisica, calpestate nella loro dignità, mi fa inorridire come persona prima ancora che come sindaco". Sono le parole del primo cittadino di Latina Damiano Coletta sull'inchiesta pubblicata dal quotiano che riguarda l'ennesimo, drammatico retroscena delle condizioni di lavoro nelle campagne pontine. Sul caso era intervenuta anche la Uila Uil, per voce del suo segretario naionale Giorgio Carra.

"Sul fenomeno del caporalato - aggiunge Coletta - non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Il Comune di Latina è da tempo in prima linea in questa battaglia. Come abbiamo già annunciato a suo tempo, l’Ente si costituirà parte civile in un eventuale processo che dovesse scaturire dall’operazione “Commodo” e proprio la settimana scorsa, insieme ai Comuni di Pontinia, Sabaudia, Terracina, Roccagorga, Sezze e Maenza abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la Regione Lazio per l’attivazione di servizi gratuiti dedicati ai braccianti agricoli da e per il luogo di lavoro, uno strumento per provare a contrastare alla radice il fenomeno dello sfruttamento. Sono convinto - conclude il sindaco - che le istituzioni, facendo rete, possono fare tanto su questo fronte. E noi non ci tireremo indietro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Braccianti straniere sfruttate e molestate, il sindaco: "Inorridito dai loro racconti"

LatinaToday è in caricamento