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Cronaca

Arriva la confisca per i beni di Gianluca Tuma: sigilli a un patrimonio da 3 milioni

Il provvedimento è ora definitivo dopo il sequestro preventivo operato nel 2017. Tuma era stato condannato nell'operazione Don'T Touch

Un patrimonio di 3 milioni di euro confiscato. E' il provvedimento notificato dalla Divisione anticrimine della Questura di Latina a Gianluca Tuma, 49 anni, da sempre gravitante nel tessuto criminale della città di Latina. A suo carico è stata anche disposta la misura preventiva della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza per tre anni. Il patrimonio di Tuma era già stato oggetto di un sequestro a febbraio del 2017, quando erano stati messi i sigilli a beni mobili e immobili, posizioni creditizie e società. 

Il curriculum criminale

Le indagini hanno dimostrato negli anni che le ricchezze accumulate erano frutto di attività delinquenziali che Tuma portata avanti con modalità sempre più elaborate e con una "spiccata capacità" di organizzazione, promozione e gestione. Il suo curriculum criminale inizia da adolescente, quando fu arrestato per furto nel 1985. Per tutta la restante parte degli anni ’80, si erano poi registrati reati contro il patrimonio con la complicità degli esponenti della famiglia Di Silvio, ma Tuma era stato accusato anche di lesioni personali dolose e danneggiamento ed era stato condannato per violazione alle prescrizioni della sorveglianza speciale, porto illegale di armi in concorso, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. 

L'operazione Don't Touch

L'indagine più importante che lo riguarda è però Don't Touch, che nel 2015 portò al suo arresto in carcere per associazione a delinquerere e intestazione fittizia di beni. Per quell'operazione Tuma venne condannato per la sola intestazione fittizia a tre anni e quattro mesi di reclusione.

Il patrimonio confiscato

Il patrimonio confiscato, e in parte intestato a terze persone, ha un valore di circa 3 milioni di euro. Si tratta in particolare di 5 immobili, tra cui un appartamento, tre locali commerciali e un laboratorio industriale; tre autocarri; un rimorchio; due auto; due motocicli; quote societarie e rapporti bancari di 13 società operanti nei settori dell'edilizia, la gestione di immobili e produzione di alimenti. Tra i beni sottoposti a confisca anche le quote di partecipazione alla proprietà A.S. Campoboario e il marchio verbale e figurativo della società sportiva Calcio US Latina.

              

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