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Sanità e sicurezza

Aggressioni al personale sanitario: arriva il posto di polizia al pronto soccorso del Goretti

L'inaugurazione nella giornata di oggi, 12 luglio, alla presenza del questore, del prefetto e dalla manager della Asl pontina. Dall'inizio del 2023 70 episodi solo a Latina

Un nuovo posto di polizia al pronto soccorso dell'ospedale Goretti di Latina: un passo avanti per la sicurezza degli operatori sanitari. L'inaugurazione nella giornata di oggi, 12 luglio, alla presenza della direttrice generale della Asl Silvia Cavalli e del direttore sanitario Sergio Parrocchia, del prefetto Maurizio Falco, della sindaca Matilde Celentano e del questore Raffaele Gargiulo. 

"Un momento per noi importante - ha esordito Silvia Cavalli - Come sapete la sicurezza dei nostri operatori è un tema caldissimo in questo periodo perché abbiamo visto un aggravamento della situazione generale. Purtroppo è pressoché ormai quotidiana la situazione di pesanti aggressioni fisiche e verbali, che cerchiamo di gestire al livello aziendale con grande attenzione. E' chiaro che c'è però un dato comportamentale da parte della popolazione che si rivolge ai nostri servizi, sia pazienti che familiari, che sta superando i canoni di una accettabilità. I nostri operatori sono intimoriti da tutto questo. C'è stato un tavolo coordinato dalla prefettura in cui è stata valutata con il questore la possibilità di riportare nel pronto soccorso di questo grande ospedale un posto di polizia, sia per supportare cittadini vittime di violenza sia per migliorare la sicurezza dei nostri operatori come deterrente immediato".

L'aumento di questo fenomeno è ben evidente dai dati: dall'inizio del 2023 sono già 70, solo all'ospedale Goretti, le segnalazioni di aggressioni e minacce al personale, che statisticamente riguardano in misura maggiore il pronto soccorso, la Psichiatria e il Serd. L'ultimo episodio solo questa mattina, con un paziente in cura in un reparto del nosocomio di Latina per diverse patologie, che ha dato in escandescenze e che ha reso necessario un intervento di contenimento.

"Parliamo di cose annunciate e realmente realizzate - ha dichiarato poi il prefetto Falco - come accaduto per il centro vaccinale voluto dall'allora assessore D'Amato. Sulla presenza dei posti di polizia negli ospedali c'era stata una precisa direttiva del ministro dell'Interno, rispondendo alle esigenze degli operatori. La cultura del servizio non è purtroppo sempre presente nella popolazione, dobbiamo diffonderla di più. Serve una rivoluzione culturale". 

"La situazione è ormai diventata allarmante - dichiara anche la sindaca Matilde Celentano - con un'escalation nell'ultimo periodo. Al livello nazionale si parla di oltre 3mila aggressioni l'anno, il 70% delle quali riguardano operatrici donne e questo è un dato da sottolineare. Si tratta di violenze di vario tipo, minacce, insulti fino a vere e proprie aggressioni fisiche. Io stessa in 30 anni di professione medica sono stata più volte vittima di aggressioni verbali perché appartenevo a un servizio che lavorava in front office. Molte volte l'operatore sanitario che viene aggredito è solo l'ultimo anello di una catena. Tutto questo non può più essere tollerato. L'inaugurazione del posto di polizia al Goretti è dunque una risposta che stiamo dando a questo grido di allarme".

Il questore Raffaele Gargiulo, da parte sua, ha ricordato che i veri protagonisti di questa giornata sono i due poliziotti in servizio al nuovo nella postazione creata all'ingresso del pronto soccorso: "Sulla base di una direttiva del ministro dell'Interno - ha precisato - qualche mese fa il Dipartimento di pubblica sicurezza ha avviato uno studio per aggiornare i dati relativi alle aggressioni all'interno dei presidi sanitari e l'effetto è quello che vediamo oggi qi insieme: abbiamo potenziato la presenza dei poliziotti a Latina e anche a Formia al Dono Svizzero e abbiamo spostato un ufficio per dare un segno concreto di presenza nel pronto soccorso, che è da sempre una delle zone in cui questo fenomeno si verifica più spesso. Cominciamo con un servizio 8-20, poi contiamo, con programmi di lavoro straordinario, di verificare la possibilità di presenza di un operatore sulla fascia oraria 21-24. Ci tengo a dirlo perché lo abbiamo deciso in sede di comitato per l'ordine, in collaborazione con tutte le forze dell'ordine. L'ospedale è inserito fra gli obiettivi sensibili e a carabinieri e guardia di finanza è stata data disposizione di contattare i medici in servizio in pronto soccorso in tutte le 24 ore della giornata. Abbiamo constatato che fenomeni del genere si verificano però non solo nei pronto soccorsi ma anche in altri reparti, occorre quindi fare un'opera di sensibilizzazione perché non si può pretendere che ogni volta che un operatore viene aggredito ci sia presente un poliziotto o un carabiniere. Dobbiamo migliorare tutti".

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