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Cronaca

Droga e cibi prelibati dentro il carcere, al via il processo con riti abbreviati e patteggiamenti

Prima udienza preliminare per le inchieste ‘Astice’ e ‘Petrus’, si torna in aula a luglio

Una valanga di imputati e avvocati ha affollato ieri mattina l’aula della Corte di Assise dove si è tenuta la prima udienza preliminare del processo per le operazioni ‘Astice’ e ‘Petrus’ che a settembre 2019 hanno sgominato un’organizzazione che si occupava dello spaccio di sostanze stupefacenti nel carcere di Latina e dell’ingresso nella stessa casa circondariale di cibi prelibati e sigarette, il tutto grazie al coinvolgimento di due operatori della polizia penitenziaria.

Davanti al giudice per l’udienza preliminare Giorgia Castriota sono comparsi tra gli altri Franco Zinni, 56 anni e Gianni Tramentozzi di 50, entrambi guardie carcerarie a via Aspromonte, Antonio Dinoia, Massimiliano Del Vecchio, Gennaro Amato, Angelo e Salvatore Travali, Angelo Petrillone, Simone Petrillone e Riccardo Petrillone, accusati a vario titolo, di detenzione illegale e spaccio aggravato di sostanze stupefacenti, corruzione, falso ideologico e truffa aggravati, ricettazione e reati relativi al possesso illegale di armi.

Quasi tutti gli imputati hanno optato per il rito abbreviato, alcuni per il patteggiamento così nell’udienza di ieri il gup ha fissato le prossime due udienze per il 9 e 17 luglio prossimi: nella prima saranno acquisiti documenti e testimonianze relative ai riti abbreviati condizionati, nella seconda invece i pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca illustreranno i contenuti delle due inchieste che hanno viaggiato parallelamente. In quella sede saranno anche fissate le date delle prossime udienze che si terranno a partire da settembre quando la parola passerà al collegio difensivo degli imputati all’interno del quale ci sono gli avvocati Gaetano Marino, Angelo Palmieri, Oreste Palmieri, Amleto Coronella, Sandro Marcheselli. Fino ad oggi hanno depositato istanza di giudizio immediato condizionato i legali dell’agente di polizia penitenziaria Gianni Tramentozzi, quelli di Gioacchino Iazzetta, di Andrea Lazzaro, di Deda Adriatik, Mauro Guerrieri e di molti altri indagati. Franco Zinni ha invece scelto il patteggiamento.

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