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Martedì, 30 Aprile 2024
Latina

Un locale senza licenza, un altro trasformato in discoteca senza autorizzazione: scattano le chiusure

Due ordinanze emesse dal servizio Attività produttive a carico dei titolari di due attività del capoluogo

Cessazione immediata dell'attività per due locali di Latina. Le rispettive ordinanze sono state emesse dal servizio Attività produttive dell'amministrazione comunale e riguardano un esercizio in via del Lido e un altro in via Battisti.

Nel primo caso, il comando della polizia locale di Latina, in seguito a un primo accertamento risalente al 2023 aveva già rilevato che all'interno del locale si esercitava un'attività di intrattenimento musicale senza titolo autorizzatorio. A questa prima rilevazione è seguito un accertamento della questura risalente allo scorso febbraio, scattato tra l'altro dopo alcune segnalazioni da parte di Confcommercio, che ha consentito di documentare violazioni penali e amministrative e alle relative denunce dei titolari. Durante il controllo infatti è stato accertato che nel locale era stata organizzata una serata danzate con la presenza di un dj e di persone che ballavano. Viste le ripetute violazioni, provate anche dai diversi eventi organizzati e pubblicizzati sui canali social, il dirigente del servizio Paolo Rossi ha dunque disposto con una specifica ordinanza la cessazione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per il locale di via del Lido.

Il secondo provvedimento riguarda invece una pizzeria in via Cesare Battisti. In questo caso il Comune aveva prima diffidato il titolare dell'esercizio a "conformare l'attività mediante l'installazione di una canna fumaria per eliminare le fuoriuscite di fumi" che recavano disturbo alle abitazioni adiacenti, poi ha chiesto alla polizia locale di verificare anche l'occupazione abusiva del suolo pubblico per l'installazione di una pedana sulla strada. Dagli accertamenti, come dimostrato da due diversi vebali, è emerso però che non risultava alcuna autorizzazione rilasciata a favore della ditta, né per l'attività di somministrazione né tantomeno per l'occupazione di suolo pubblico. Così il servizio Attività produttive ha ordinato non solo la rimozione della pedana ma anche l'immediata cessazione dell'attività. 

Entrambe le ditte hanno la possibilità di proporre ricorso al Tar entro 60 giorni dal ricevimento dell'atto.

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