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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Caporalato, dopo l'inchiesta Commodo nessuna tutela per i braccianti: protesta contro l'Inps

Presidio organizzato dalla Uila Uil insieme ad una rappresentanza degli ex lavoratori della coop Agri Amici che era stata coinvolta nell'inchiesta sullo sfruttamento dei migranti

Come annunciato nei giorni scorsi, la Uila Uil di Latina ha raggiunto la sede dell'Inps per un presidio di protesta in difesa degli ex dipendenti della cooperativa Agri Amici, coinvolta nell'inchiesta Commodo che a gennaio scorso aveva portato alla luce un sistema di sfruttamento del lavoro della manodopera straniera nelle campagne pontine. All'indormani dell'operazione e degli arresti il sindacato aveva più volte denunciato la penalizzazione degli ex dipendenti della coop travolta dallo scandalo, ai quali l'Inps aveva negato l'indennità di disoccupazione agricola per le giornata lavorative maturate nel 2018. Gli ispettori insomma hanno disposto la cancellazione dei contributi per il 2018, facendo così decadere il diritto ai contributi previdenziali e agli assegni familiari. 

Nel verbale di accertamento dell'Inps l'unica questione esaminata era relativa all'inquadramento irregolare: i lavoratori infatti avrebbero dovuto essere inquadrati non nel settore agricolo ma nel settore dei servizi alle imprese. Nulla è stato però accertato in merito alla regolarizzazione delle giornate lavorate, alle retribuzione erogate e alla corresponsabilità delle altre aziende agricole che usufruivano della manodopera fornita da Agri Amici. La situazione era stata segnalata dalla Uila Uil nei mesi scorsi ma da allora nulla è cambiato e ora, con il presidio di protesta sotto la sede dell'Inps, il sindacato chiede un incontro urgente e una risposta tempestiva al problema.

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