rotate-mobile
Cronaca

Caporalato, a Latina l’Inps punisce i lavoratori e non le aziende: protesta della Uil

La manifestazione di protesta lunedì 30 settembre sotto la sede dell'Inps di Latina. Agli ex dipendenti della Agri Amici sono stati cancellati i contributi e rigettate le richieste di disoccupazione

Un presidio sotto la sede dell'Inps di Latina è stato organizzato dalla Uila di Latina per lunedì 30 settembre, dalle 10 alle 13, sotto la sede dell'Inps insieme agli ex lavoratori della cooperativa Agri Amici. Una manifestazione di protesta contro le decisioni dell'istituto che, secondo il sindacato, danneggiano pesantemente i lavoratori che erano già vittime di sfruttamento. La cooperativa Agri Amici era stata infatti coinvolta nell'inchiesta Commodo che lo scorso gennaio aveva portato a sei arresti, svelando un sistema di sfruttamento della manodopera straniera. Al presidio parteciperanno anche il segretario nazionale della Uila Uil Stefano Mantegazza, il segretario generale della Uil del Lazio Alberto Civica e il segretario generale Uil Latina Luigi Garullo. La delegazione sindacale, insieme a una rappresentanza dei lavoratori ex Agri Amici, chiederà di essere ricevuta dalla direzione dell’Inps e dal prefetto.

Secondo la Uila Uil gli Ispettori dell’Inps, anziché verificare le modalità con cui venivano sfruttati i lavoratori facendo emergere le irregolarità retributive e contributive, hanno predisposto un verbale di accertamento nell’ambito del quale l’unica questione esaminata è stata quella dell’inquadramento previdenziale della cooperativa concludendo che i lavoratori, inquadrati nel settore agricolo, avrebbero dovuto essere semplicemente inquadrati nel settore dei servizi alle imprese. Non è stato invece accertato nulla rispetto alle retribuzioni erogate ai lavoratori, alla regolarizzazione delle giornate di lavoro e alla corresponsabilità delle aziende agricole che hanno usufruito dei servizi in appalto della coop Agri Amici.

Così l'unica conseguenza del verbale di accertamento predisposto dall'Inps di Laitna è stata la cancellazione dei contributi per i periodi di lavoro del 2018 e, come conseguenza, il rigetto delle domande di disoccupazione agricola, degli assegni familiari e degli accrediti previdenziali che spettavano ai lavoratori. Il verbale Inps ha inoltre previsto che vengano cancellati tutti i periodi di lavoro agricolo degli ex dipendenti della Agri Amici nei cinque anni precedenti, con la conseguente revoca e richiesta di restituzione delle indennità di disoccupazione e degli assegni familiari, in attesa di degli effetti del loro impossibile re-inquadramento nei “servizi” che dovrebbe essere disposto dalla Cooperativa Agri Amci in via di liquidazione.

Le conclusioni degli organi ispettivi dell’Inps, quindi, rischiano di avere l’effetto  che l’importante iniziativa della Procura della Repubblica crei un impatto socialmente drammatico a danno dei lavoratori, che, oltre allo sfruttamento subito per anni, sono stati beffati dalla revoca delle seppur minime tutele previdenziali ed assistenziali previste per i lavoratori agricoli.

La richiesta della Uila e della Uil, a nome dei lavoratori ex Agri Amici e di tutti i lavoratori agricoli, è quella che l’Inps di Latina proceda immediatamente ad integrare un nuovo e più completo accertamento nei confronti della cooperativa. Il sindacato ritiene inoltre indispensabile che l’accertamento si prendano in esame con maggiore attenzione le modalità con cui la coop e le altre imprese agiscono in regime di appalto a favore delle aziende agricole. "Sembra evidente - spiega Giorgio Carra, segretario Uila Uil Latina e Frosinone - che, in genere, si tratti di appalti “non genuini” che integrano il reato di intermediazione illecita di manodopera rispetto al quale dovrebbero essere considerati corresponsabili sia l’appaltante che il committente".

Non usa perifrasi il segretario nazionale della Uila Mantegazza, per giudicare quanto avvenuto a Latina: “Anziché verificare le modalità con cui venivano sfruttati i lavoratori della Cooperativa Agri Amici, gli ispettori dell’Inps hanno puntato il dito sui lavoratori coinvolti, limitandosi ad accertare che non dovevano essere inquadrati nel settore agricolo. La vicenda dei controlli effettuati presso la cooperativa Agri Amici ha dell’incredibile". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caporalato, a Latina l’Inps punisce i lavoratori e non le aziende: protesta della Uil

LatinaToday è in caricamento