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Cronaca

Il capoluogo scende al 62° posto per la pratica sportiva, le accuse al sindaco di Alleanza per Latina

Secondo i coordinatori provinciali Ciammaruconi e Stabile il recente caso del Palaianchini chiuso è solo la "cartina di tornasole di politiche sbagliate dell'amministrazione".

"Latina scende al 62º posto nelle classifiche de 'Il Sole 24 Ore' per la pratica sportiva. la colpa è del sindaco Coletta e dei suoi assessori e delle disastrose politiche per lo sport di questa amministrazione: il caos PalaBianchini è solo l'ultimo esempio". Lo dichiarano in una nota i coordinatori di Alleanza per Latina, Alessandro Ciammaruconi e Gabriele Stabile. 

Il caso riguarda la vicenda della chiusura del PalaBianchini, definito "surreale". "E' solo la cartina di tornasole dei dati pubblicati qualche giorno fa da 'Il Sole 24 Ore' sullo stato dello sport che vede Latina al 62esimo posto tra i capoluoghi di provincia, in netta discesa rispetto allo scorso anno. Un trend negativo - dice Alleanza per Latina - di certo favorito dalle disastrose politiche messe in campo nell'ultimo anno da Coletta e dai suoi assessori proprio nei riguardi dello sport: da quello di base a quello agonistico con l'unica eccezione del Latina Calcio che il sindaco ha voluto plasmare a sua immagine e somiglianza per assecondare la sua sete di visibilità mediatica".

Le accuse: "Sono dunque sotto gli occhi di tutti i problemi causati alle società sportive di base, quelle che operano nei borghi e nelle periferie della città, tartassate dalla richiesta di canoni esosi per l'utilizzo degli impianti, senza tenere in alcuna considerazione la funzione sociale svolta in realtà di frontiera spesso disagiate. Così come è inutile far finta di nascondere i danni causati alle società di pallanuoto dall'inerzia nell'affrontare il contenzioso con il gestore della piscina: una non scelta che ha portato alla chiusura dell'impianto e costretto chi pratica questo sport ad utilizzare le strutture di altri comuni limitrofi".

Alleanza per Latina torna anche a parlare della vicenda che riguarda il calcio: "Una chiusura netta ad energie imprenditoriali pronte ad investire nel capoluogo senza chiedere nulla in cambio, se non la possibilità di usufruire del palcoscenico del Francioni. Uno stadio che il progetto di Pezone prevedeva di riportare a nuova vita e che, oggi nessuno lo dice, ma sconta tutto l'abbandono dell'estate con un manto erboso in pessime condizioni, tanto da costringere la neonata squadra nerazzurra a disputare in trasferta le prime partite della stagione".

"Una vicenda ancor più grave quella del PalaBianchini - si spiega ancora nella note - alla luce dei 450.000 euro per la messa in sicurezza lasciati dal Commissario Barbato e mai utilizzati da un'amministrazione che non ha trovato il modo di assegnare l'incarico per la progettazione dell'intervento. Se dopo un anno e mezzo Latina è in preda al degrado, che tutti vediamo sotto i nostri occhi, e per di più scende anche nell'indice di sportività nazionale e allontana i suoi giovani dalla pratica sportiva, la responsabilità è del primo cittadino e della sua amministrazione".

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