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Cronaca Strada Acciarella

Acciarella, fascicolo in Procura. Il Pd: "Si faccia luce sulla vicenda"

Aperto un fascicolo su quella che l'opposizione ha definito una "colata di cemento". Intano il Pd contesta l'opportunità politica e urbanistica del piano approvato dalla giunta comunale

L'opposizone del Pd sull’approvazione del piano di lottizzazione dell’Acciarella era giunta nei giorni scorsi, e ora la Procura della Repubblica di Latina ha deciso di aprire un fascicolo.

È quanto fa sapere lo stesso partito, il quale ribadisce così la sua convinzione che sull’approvazione del piano persistono diverse problematiche inerenti l’opportunità politica e urbanistica.

Si tratta di un intervento che interesserebbe circa 30mila metri quadrati di terreno, di cui 22mila sarebbero destinati alla realizzazione di oltre 150 seconde case in una delle zone, quella tra il comune di Latina e quello di Nettuno, di maggior pregio del territorio pontino che finirebbe per essere violata.
 

FABRIZIO MATTIOLI - “Non abbiamo mai contestato la legittimità del piano di lottizzazione che purtroppo può essere approvato perché previsto dagli attuali strumenti urbanistici in vigore nel Comune – dichiara Fabrizio Mattioli, consigliere comunale del Partito democratico -. Tuttavia abbiamo sempre sostenuto che un’amministrazione attenta ai bisogni e alla tutela del territorio doveva avere tra i suoi primi impegni quello di approvare la variante per la tutela del borgo dell’Acciarella mediante la cancellazione della volumetria residenziale”.

“La nostra intenzione - continua Mattioli - non è quella di ledere interessi legittimi, e in questa direzione pensiamo che la volumetria vada spostata in altri ambiti. Siamo schierati e continueremo a farlo per la tutela del territorio e in modo particolare per il Borgo dell’Acciarella”.

GIORGIO DE MARCHIS - “Questa amministrazione - commenta il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Giorgio De Marchis - si sta distinguendo per la totale irrazionalità che usa nella gestione dell’urbanistica. Da una parte si bloccano le procedure dei provvedimenti per l’edilizia residenziale pubblica e dall’altra contro il buon senso e contro la buona politica si accelera sulla lottizzazione di una parte vergine del territorio. Si sarebbero invece dovuti fermare a riflettere sulla necessità di rivedere un piano di lottizzazione pensato trenta anni fa e che oggi non ha più motivo di essere”.

“Ci auguriamo che la magistratura faccia piena luce sulla vicenda – concludono Mattioli e De Marchis - e nello stesso tempo chiederemo alla maggioranza di avviare una fase di revisione del piano approvato”.

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