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Metro leggera, il Pd va giù duro: “Di Giorgi imbarazzante e ambiguo”

Il consigliere comunale Porcari risponde alle dichiarazioni del sindaco di Latina: "Se il progetto non gli piace, perché lo votò quando era presidente della commissione viabilità?"

Non si è fatta attendere la reazione del Partito democratico alle dichiarazioni rilasciate a un giornale locale dal sindaco Di Giorgi sulla metro leggera. Il primo cittadino di Latina, dopo la delibera con cui la Regione ha concesso i finanziamenti che sbloccano l’iter di realizzazione della metropolitana di superficie, ha evidenziato gli aspetti progettuali che a suo dire andrebbero modificati: la diminuzione del numero delle fermate e la deviazione del percorso fuori dalla circonvallazione.

Secondo il consigliere comunale del Pd Fabrizio Porcari le dichiarazioni del sindaco sono “imbarazzanti”. “Di Giorgi dimentica – rimarca l’esponente d’opposizione - che nella passata amministrazione era il presidente della commissione viabilità e dimentica anche di dire che lui quel progetto l'ha votato proprio così come lui dice di non volere. Delle due l'una: o il sindaco votava cose che non conosceva nemmeno oppure votava contro il suo volere”.

Per Porcari la posizione di Di Giorgi “continua ad essere ambigua per cercare di accontentare tutte le opinioni all'interno della sua maggioranza estremamente eterogenea”. L’esponente del Pd sostiene che il progetto della metro sia “totalmente fallimentare” dal punto di vista economico, nella scelta del percorso e dal punto di vista gestionale.

“La città ha bisogno di risposte concrete - afferma Porcari - e non di promesse di grandi progetti che poi non si realizzeranno mai. La metro doveva già essere finita e doveva essere a costo zero per il comune. Oggi il sindaco ci dice che i cantieri partiranno nel 2014 e ad oggi al comune di Latina è già costata 2 milioni e 500 mila euro. In più in questi giorni è arrivata un ulteriore richiesta di pagamento da parte dei progettisti per 1 milione e 500 mila euro. Il centrodestra sta giocando sulle spalle dei cittadini”.

Porcari aggiunge poi che dall’analisi della delibera regionale che sblocca il progetto della metro non emergerebbe “l'importo del contributo regionale per la gestione”. “Nella situazione di crisi economica nazionale – sottolinea -  rimane davvero difficile pensare che la Regione Lazio possa permettersi un esborso così importante per la metro di Latina. E i dubbi diventano certezze quando si legge che a gestire il tutto sarà la Regione attraverso il Cotral, una società con i conti in rosso per 30 milioni e senza un piano industriale, che si è contraddistinta nell'era Polverini solo per una gestione dissennata”.

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