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Cronaca

Minacce, ingiurie e stalking sui social network: boom di denunce

L'analisi della Questura che segnala uno scorretto utilizzo dei social network spesso usati per offendere, minacciare, perseguitare qualcuno, "come se tali esternazioni online fossero esenti da responsabilità morali e giuridiche"

Impennata di denunce ricevute dalla polizia per reati che si consumano con leggerezza sulle bacheche pubbliche di Facebook e altri social network, da parte di internauti molto spesso ignari delle conseguenze giuridiche dei propri post.

Questa l’analisi della Questra di Latina di fronte ad un uso scorretto dei social network. “Gli utenti non hanno una concezione corretta di quelli che sono gli spazi pubblici a disposizione, immaginandoli come aree franche, agorà dove tutto è consentito, per cui si può denigrare, offendere, minacciare, perseguitare qualcuno, come se tali esternazioni online fossero esenti da responsabilità morali e giuridiche. Non è così” spiegano dagli uffici di corso della Repubblica.

Gli illeciti più frequenti sono le ingiurie, la diffamazione, le minacce e lo stalking, come molto spesso di registrano azioni di bullismo, più specificatamente ribattezzato cyberbullismo.

“Il ricorso alle esternazioni via web investe anche i tutori dell’ordine - proseguono dalla Questura -, spesso fatti oggetto di campagne denigratorie”, così come recentemente accaduto ai vigili urbani di Lignano e di Ravenna i cui comandanti hanno denunciato alcuni loro concittadini che avevano postato su Facebook commenti ingiuriosi e diffamatori circa il loro operato.

“Episodi - concludono dalla Questura - che devono invitare alla riflessione sul corretto uso dei social network e sui rischi che possono comportare condotte illecite, sia che siano consumate in un impeto di rabbia o partorite con livore per ostilità gratuita verso le autorità”.

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