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Cronaca Monte San Biagio

Prostituzione nel club privato di Monte San Biagio, cinque rinvii a giudizio

L'inchiesta sul locale dove si facevano scambi di coppia aveva portato a scoprire un giro di sesso a pagamento con ragazze romene

Un club privato dove si facevano scambi di coppia ma all’interno del quale alcune ragazze straniere venivano utilizzate come prostitute. E con l’accusa di sfruttamento della prostituzione questa mattina il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa ha rinviato a giudizio cinque persone, compreso il proprietario del locale “Il sentiero” di Monte San Biagio e condannato una sesta persona che ha scelto il rito abbreviato.

L’indagine in questione aveva portato nel marzo 2017 all’arresto di cinque persone, 3 italiani e 2 stranieri in seguito al racconto  di una donna che aveva riferito come all’interno del club c’era un giro di prostituzione, una versione poi confermata da altre tre ragazze romene che avevano raccontato di essere sfruttate dal proprietario che le aveva assunte come ballerine o spogliarelliste ma in realtà le faceva prostituire.

Questa mattina in aula il pm Giuseppe Miliano ha richiesto il rinvio a giudizio per Michele Antonelli, 72enne proprietario del “Il sentiero, Daniele Pannone, 43enne di Fondi e suo collaboratore, Adriano Battista, Angelo Macera e una donna di origini romene,  difesi dagli avvocati Angelo Palmieri, Giulio Mastrobattista e Massimo Basile, chiamati a rispondere di favoreggiamento della prostituzione. La richiesta è stata accolta e il processo fissato per il 9 dicembre prossimo davanti al giudice monocratico Morselli.

Una sesta persona coinvolta nell’indagine, Mariana Florentina D. ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato ed è stata condannata a 4 mesi di reclusione.

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