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Cronaca Piazza Aldo Moro / Via degli Ernici

Scomparso a Sabaudia, l’autopsia esclude la morte violenta

L'autopsia sul corpo del 36enne ha rivelato che l'uomo non è stato aggredito prima di morire; ora si attendono i risultati degli esami tossicologici. Intano celebrati oggi i funerali

Il suo corpo senza vita era stato ritrovato martedì 8 novembre riverso a terra in un camping sul lungomare di Sabaudia vicino al poligono di tiro. Le immediate indagini delle forze dell'ordine avevano rivelato la sua identità, si trattava di Giuseppe di Raimo, 36enne operaio di Latina, tossicodipendente da più di una settimana scomparso da casa.

Qualche giorno prima la sua auto era stata notata proprio nei pressi del Poligono di tiro, poi la segnalazione da parte dei militari del Comando Artiglieria Contraerei che avevano avvistato la vettura e ha dato il via alle indagini che hanno portato alla scoperta del cadavere.

Oggi tra lo sconforto dei suoi familiari, degli amici e di quanti gli volevano bene si sono svolti i funerali di Giuseppe Di Raimo nella chiesa di Santa Chiara in piazza Moro a Latina.

Intanto continuano le indagini delle forze dell’ordine che stanno cercando di risalire alle cause che hanno portato alla morte dell'operaio. Al momento del suo ritrovamento il corpo era in evidente stato di decomposizione, gli esami autoptici non hanno messo in evidenza alcun colpo ricevuto e hanno escluso così l’idea di una morte violenta. Questo starebbe a significare che il 36enne non sarebbe stato aggredito; ipotesi, quella dell’aggressione,che era già stata scartata dagli inquirenti al momento del ritrovamento del cadavere.

Per avere qualche informazione più certa bisognerà aspettare l’esito degli esami tossicologici che permetteranno finalmente di risalire alle vere cause del decesso.

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