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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Neonata venduta, primi interrogatori. La Zorzo si difende

Sono stati ascoltati questa mattina dal Gip Campoli il marocchino Youssef Berrazzuk e Francesca Zorzo, il mediatore e la donna che voleva comprare la neonata di una giovane rumena. Entrambi sono ai domiciliari. La madre naturale sarà ascoltata il 5 maggio

Sono stati ascoltati questa mattina dal Gip del tribunale di Latina due degli arrestati nell'ambito dell'operazione che nei giorni scorsi ha portato la Squadra mobile di Latina a scoprire i drammatici eventi legati alla sorte di una neonata, che doveva essere venduto ed è stata poi salvata dalla polizia

Il Gip ha interrogato il cittadino marocchino Youssef Berrazzuk, che aveva svolto il ruolo di intermediario tra le due donne ed aveva pianificato la "compravendita" della neonata, e Francesca Zorzo, 35 anni, la donna di Latina, residente a Borgo Podgora, che intendeva acquistare la bambina, tanto da aver finto per mesi una gravidanza dopo aver acquistato una pancia finta. 

Il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere, la seconda invece ha provato a difendersi e a spiegare le sue ragioni al Gip. In particolare la Zorzo ha detto di aver attraversato un momento particolare della sua vita, ma ha negato di aver promesso soldi alla madre naturale della bambina e al marocchino. Francesca Zorzo ha quindi negato che le sia stata richiesta, come invece accertato dagli investigatori, la somma di 20mila euro. 

Venerdì sarà ascoltata anche la donna rumena, Nicoleta Tanase, anche lei finita come gli altri ai domiciliari. La ragazza, dopo un'iniziale resistenza  aveva collaborato con la polizia per il ritrovamento della bambina e per le indagini successive ed è stata quindi trasferita in una comunità protetta. Sarà ascoltata per rogatoria il 5 maggio.

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