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Cronaca

Nuovo piano sosta, soddisfatto Bugia Blu: “Ma servono altre modifiche”

Il comitato si dice soddisfatto delle novità apportate, ma ha comunque scritto alla Commissione Viabilità per suggerire alcuni punti che sono stati trascurati e che meriterebbero più attenzione

Nei giorni scorsi è arrivato il sì della Commissione Viabilità al nuovo piano sosta nel capoluogo pontino. Piano che, mettendo d'accordo maggioranza e opposizione, prevede grandi novità tra cui l’aumento dei parcheggi liberi all’interno della circonvallazione, gli stalli per cicli e motocicli, il posticipo dell’inizio dell’orario di sosta a pagamento dalle 8 alle 8.30 la possibilità di parcheggiare ovunque con l’abbonamento.

Lo stesso piano vede soddisfatto anche il Comitato “Bugia Blu”, il quale, però, nonostante le novità apportate ha inviato un documento alla Commissione Viabilità e Trasporti del Comune di Latina all’interno del quale, in chiave del tutto collaborativa, vengono elencati una serie di punti che secondo i membri sono stati trascurati e che invece meriterebbero più attenzione.

“In particolare richiamiamo l'attenzione dell'amministrazione sulla necessità di uniformare il piano a quanto stabilito in materia da Legge, giurisprudenza e buon senso comune” si legge nella nota di Bugia Blu.

Vediamo quali sono questi punti:

-    Uniformare l’operato degli ausiliari del traffico della società privata a legislazione e giurisprudenza: “In base ad una semplice determina dirigenziale, infatti, abbiamo visto in questi anni all’opera i vigili di Urbania elevare una gran quantità di multe per una svariata molteplicità di tipologia di infrazione ben al di fuori della loro competenza, e quindi elevate in maniera del tutto illegittima – afferma Metro Bugia nel documento -. La questione, al contrario è stata definita da tempo dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite che, con Sentenza n. 5621/09 del 9 marzo 2009 ha sancito che: ‘Le violazioni in materia di sosta che non riguardano le aree contrassegnate con le strisce blu e non competenti pregiudizio alla funzionalità delle aree distinte, non possono essere legittimamente rilevate dal personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppur connesse nell’area oggetto di connessione’”.

-    Riprendere in mano dal parte dell’amministrazione la riscossione monetaria dei parcometri: secondo il comitato, “non è possibile che il privato gestore possa aver accesso ai parcometri ed introitare egli stesso l’intero importo per poi devolverne una percentuale al Comune. Considerato che il ricavo comunale è stato assai più basso del previsto, e che i controlli da parte dell’amministrazione sono quasi sempre pressocchè inesistenti, possono sorgere, come in realtà sorgono, legittimi dubbi sull’effettiva rispondenza di quanto introitato direttamente dal privato e la corrispondente giusta corresponsione economica al Comune".

-    Prevedere già nel bando di gara il pagamento della Tosap e della Tia da parte della società aggiudicataria "in accordo con quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, sentenza n. 13008 del 21 maggio del 2008 e Sentenza n. 15850/11 del 19/07/2011 - prosegue Bugia Blu - che ha sancito che l’occupazione di un’area pubblica da parte del concessionario privato va assoggettata a tassazione, integrando la gestione del parcheggio un’attività economica lucrativa inquadrabile in un esercizio d’impresa". Mentre "in base a quanto sancito dalla Corte di cassazione Sentenza 15851/11 viene stabilito che il gestore della sosta a pagamento è tenuto al pagamento della tassa sui rifiuti".

-    Istaurare un efficiente e costante controllo sull’operato della società privata che gestisce un servizio pubblico di tale importanza: “In questi anni  abbiamo visto  infatti  strisce blu dipinte  nei punti  più impensabili, in curva,  a ridosso   di  incroci  e  passi  carrabili,  sulle  strisce  pedonali,  persino  sopra  le  fermate  degli autobus, in contrasto con il CdS e in eccedenza a questo previsto dal bando stesso.  Abbiamo anche visto  Urbania  corrispondere l'importo  dovuto al Comune una  tantum quasi fosse  un  elemosina  benché  lo  avesse  già  incassato  autonomamente  dai  parcometri,  e senza nemmeno l'applicazione delle giuste sanzioni contrattualmente previste. E'  chiaro  quindi  - conclude Bugia Blu - che  senza  i  dovuti  controlli  da  parte  dell'amministrazione,  tutti  gli  sforzi compiuti  per  migliorare  qualsiasi  di    piano  sosta,  qualsiasi  bando  di  gara,  perdono  ogni significato”.
 

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