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Cronaca

La sentenza per l'omicidio di Gloria Pompili, zia e compagno condannati a 24 anni di carcere

La Corte d'Assise ha invece assolto il marito della vittima. "Avevo fiducia nella giustizia italiana"

Due condanne e un’assoluzione. Si è concluso così, nel tardo pomeriggio di oggi, il processo per la morte di Gloria Pompili, uccisa a forza di botte il 27 agosto 2017 su via dei Monti Lepini.

Poco prima delle 18 la Corte d’Assise di Latina, presieduta da Gian Luca Soana, è uscita dalla camera di consiglio nella quale era entrata meno di tre ore prima ed ha letto la sentenza. I giudici hanno condannato a ventiquattro anni di carcere ciascuno, così come aveva richiesto il sostituto procuratore Carlo Lasperanza nella scorsa udienza, Saad Mohamed Elesh Salem e Loide Del Prete, giudicati colpevoli dell’omicidio della 23enne.

Assolto invece con formula piena Hady Saad Mohamed, compagno della vittima, nei cui confronti l’accusa era soltanto di maltrattamenti in famiglia. Durante la mattina in aula avevano parlato gli avvocati della difesa Rocco Marsiglia, Antonio Ceccani e Giuseppe Cosimato che avevano  sollecitato un verdetto di assoluzione per i propri assistiti. Ma la sentenza ha riconosciuto appieno le responsabilità della zia di Gloria e del suo compagno e li ha anche condannati  all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La Corte ha inoltre accolto la richiesta di risarcimento nei confronti delle parti civili vale a dire della madre di Gloria e dei figli di lei, che sono stati affidati ai servizi sociali sotto la tutela del Tribunale: a loro è stata riconosciuta una provvisionale di 50mila euro ciascuno.

“Non avevo paura di essere condannato – ha commentato il marito di Gloria dopo la lettura della sentenza – ho sempre avuto fiducia nella giustizia italiana”.

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