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Cronaca Terracina

Omicidio Del Prete a Terracina, arrestato il quinto uomo

Il 45enne di Terracina assassinato la sera del 18 novembre scorso a due passi dalla sua abitazione a Borgo Hermada. In manette il presunto intermediario fra i mandanti e gli esecutori dell'efferato delitto

A distanza di otto mesi dall’efferato delitto, nuovo arresto della polizia per l’omicidio di Vincenzo del Prete, il 45enne assassinato il 18 novembre scorso a Borgo Hermada a due passi dalla sua abitazione.

Nella notte gli uomini della squadra mobile di Latina, insieme al personale del commissariato di Terracina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Guido Marcelli su richiesta del sostituto procuratore Gregorio Capassoin manette Cataldo Patruno detto "Blindo".

Patruno68enne pregiudicato di Aprilia, è considerato l’intermediario fra i mandanti e gli esecutori del delitto. Per l’omicidio di Del Prete a febbraio, nell’arco di pochi giorni, vennero fermati prima quelli che sono ritenuti gli esecutori materiali dell'agguato fatale, Tommy Maida e Gianpiero Miglietta, e poi Marino Cerasoli Roberto Bandiziol considerati invece i mandanti.

Nome molto conosciuto dagli archivi delle forze dell’ordine, Cataldo Patruno è soprannominato Blindo, il “mago delle casseforti”, per la sua esperienza in furti e rapine, è stato indagato anche nell’ambito di un’indagine della Dda per reati di droga. Il suo primo precedente risale addirittura al 1978.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Mobile e da quelli del commissariato di Terracina, il 68enne sarebbe stato chiamato da Cerasoli e Bandiziol per cercare di reperire due uomini disposti ad agire contro Del Prete: inizialmente, però, nell’intenzione dei mandati non ci sarebbe stata la volontà di uccidere l’imprenditore, ma quella di sequestrarlo e spaventarlo, per cercare di farlo desistere dalla richiesta di denaro che la vittima vantava nei confronti di Cerasoli.

Il movente del delitto, infatti, sarebbe legato alla somma, circa 200mila euro, che Del Prete vantava nei confronti di Cerasoli, soldi che avrebbe prestato per anticipare investimenti che in realtà non sarebbero mai stati avviati dall’arrestato. Quest’ultimo avrebbe convinto la vittima di aver intrapreso un percorso finalizzato ad avviare affari nel campo del fotovoltaico. Nel corso degli accertamenti, infatti, è stata sequestrata una corposa documentazione relativa a titoli obbligazionari e assegni risultati falsi. Addirittura, per giustificare la mancata restituzione di quei soldi, Cerasoli avrebbe prodotto atti giudiziari falsi per far credere che i suoi conti erano stati bloccati.

Del Prete avrebbe creduto negli investimenti proposti dall’indagato. “Blido” è stato arrestato questa mattina nella sua abitazione di Aprilia e condotto in via Aspromonte: risponde di concorso in omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

I resti della pistola usata dai due sicari è stata rinvenuta dalla scientifica qualche tempo fa in un canale in zona Chiesuola: in realtà dell’arma sono stati recuperati 4 pezzi.

“In questa indagine – hanno spiegato il dirigente della Mobile Tommaso Niglio e quello del Commissariato di Terracina, Rita Casciella – è risultato fondamentale il contributo di alcuni testimoni, come quello di un residente che nei giorni precedenti il delitto aveva annotato il numero di targa di un’auto che si aggirava con fare sospetto vicino casa di Del Prete. Per fortuna non abbiamo riscontrato un atteggiamento omertoso”.  

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