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Cronaca Centro / Piazza della Libertà

Operazione Golfo, vertice in Prefettura. Gli arrestati non parlano

Stamattina riunione interforze per fare il punto della situazione: presente anche il procuratore antimafia De Martino. Intanto anche Angelo Bardellino fa scena muta davanti al gip

È durata un’ora e un quarto l’attesa riunione in Prefettura, a Latina, per fare il punto della situazione dopo la brillante operazione messa a segno la scorsa settimana da polizia e guardia di finanza contro il clan Bardellino. I vertici delle forze dell’ordine hanno ragionato sul progressivo radicamento di alcune cellule malavitose nel territorio pontino e sulla necessità di potenziare i servizi di vigilanza per contrastare e prevenire i fenomeni criminali.

All’incontro convocato dal prefetto Antonio D’Acunto hanno preso parte il procuratore aggiunto della direzione nazionale antimafia Diana De Martino, il procuratore capo di Latina Andrea De Gasperis e il questore Alberto Intini. Con loro anche il capo della squadra mobile di Latina Cristiano Tatarelli e i vertici provinciali di carabinieri e guardia di finanza.

“Stiamo seguendo la situazione con molta attenzione. Non dobbiamo abbassare la guardia” ha affermato il procuratore De Martino promettendo un’intensificazione del lavoro di intelligence tra le forze dell’ordine e la direzione nazionale antimafia. Il confronto con i vertici delle forze di polizia della provincia di Latina si è ampiamente concentrato sui fenomeni dell’usura e del riciclaggio di denaro sporco, che in alcune zone della provincia hanno trovato facile sfogo delle mire espansionistiche della criminalità organizzata.

Intanto oggi a Frosinone è proseguita l’audizione degli otto componenti del clan Bardellino arrestati la scorsa settimana nell’«operazione Golfo». Davanti al gip del tribunale ciociaro sono comparsi per l’interrogatorio di garanzia Angelo Bardellino e i fratelli Raffaele e Pasquale Carbone che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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