Olimpia, spunta anche il nome di Mansutti. Moscardelli: “Essere indagati non significa nulla”
L'ex consigliere del Pd risulterebbe coinvolto nell'inchiesta che ha portato ai 15 arresti tra politici, dirigenti ed imprenditori. Il senatore pontino: "Mansutti risulterebbe indagato? Dopo anni di indagini e nessun provvedimento nei suoi confronti almeno un po' di equilibrio"
E’ ancora scossa la città dopo la maxi operazione dei carabinieri di due giorni fa che ha portato ai 15 arresti "eccellenti" colpendo duramente il mondo politico e quello imprenditoriale del capoluogo pontino.
Intanto continuano ad emergere particolari dell’inchiesta “Olimpia” che vedrebbe tra gli indagati anche l’ex consigliere comunale del Pd Maurizio Mansutti.
Il suo nome compare più volte nella copiosa ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Latina Mara Mattioli; Mansutti viene indicato come il punto di riferimento di parte di quel mondo imprenditoriale locale travolto dall’inchiesta della Procura di Latina.
Immediato l’intervento del senatore pontino del Pd, Claudio Moscardelli, che in un post pubblicato questa mattina sulla sua pagina Facebook ha difeso la posizione dell’ex consigliere comunale del Partito Democratico durante l’amministrazione Di Giorgi.
“Mansutti risulterebbe indagato? Dopo anni di indagini e nessun provvedimento nei suoi confronti almeno un po' di equilibrio. Essere indagati non significa nulla - scrive Moscardelli in uno dei passaggi del lungo post -. Il Pd deve tutelarsi in tutte le sedi e rispondere colpo su colpo ai professionisti della gogna. Urbanistica, stadio e piscina sono oggetto delle inchieste odierne. Occorre fare luce ancora sui traffici della criminalità organizzata, sui suoi rapporti in Città e su altri settori economici come i rifiuti. Se usassimo lo stesso metodo oggi potremmo fantasticare su chi in passato era editore di Editoriale Oggi e oggi colpito da provvedimenti: non ci permetteremmo mai”.
