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Cronaca Sperlonga

Operazione Tiberio 2, l'assessore: "Collaudo scuola ratificato da tutti i responsabili"

Interviene l'assessore ai Lavori pubblici dopo l'operazione che ha portato all'arresto di due imprenditori che avevano realizzato a Sperlonga una scuola senza fondamenta

Sul sequestro dell'ala dell'edificio scolastico Aspri, interviene l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Sperlonga Stefano D'Arcangelo che ricorda come la documentazione, le foto e il collaudo dei lavori, ratificato da tutti gli enti responsabili, siano a disposizione del pubblico. Di seguito l'intervento integrale sul caso.

"Abbiamo piena fiducia nella magistratura -  esordisce subito l'assessore - Occorre adesso conoscere la verità, tutta la verità sui fatti accaduti realmente e perseguire duramente eventuali responsabilità ovunque esse siano. Mentre scrivo questa nota stampa non è ancora pervenuta al Comune di Sperlonga alcuna comunicazione giudiziaria, ma la narrazione di questa vicenda riportata con grande evidenza dai giornali, dai media, social e dalle radio tv locali e nazionali, appare davvero inquietante e per certi aspetti inverosimile".

"Per dovere d’informazione - prosegue D'Arcangelo - devo premettere e chiarire che le ipotesi accusatorie degli inquirenti non riguardano i lavori riavviati recentemente dal mio assessorato ma lavori precedenti.  Inoltre va precisato che i finanziamenti pubblici assegnati per la scuola non derivano da fondi europei ma dallo Stato e dalla Regione Lazio, alla quale sono attribuite le funzioni di controllo e di monitoraggio del finanziamento che vengono esercitate da una apposita task-force dotata di competenze tecniche e contabili. Infatti la ripresa dei lavori, effettuata il 3 agosto scorso, è stata verificata e condivisa dalla Regione d’intesa con la nostra competente struttura tecnica comunale. Posto quanto sopra, ritengo che le ipotesi di reato e la narrazione data a questa vicenda sono assai gravi, e tali da suscitare legittime preoccupazioni e timori di insicurezza a cui vanno date risposta certe, efficaci e tempestive, prima ancora che si sedimenti nell’opinione pubblica una diffusa insicurezza sociale e una sfiducia profonda nelle istituzioni ai di versi livelli: statali, regionali e nazionali. Se fossero vere le ipotesi di reato così come descritte, che raccontano, in particolare, di una scuola “realizzata sul suolo senza fondamenta” e di un “tetto a rischio crollo” tale da minare la vita stessa dei nostri ragazzi, ci troveremmo di fronte ad un tentativo criminoso davvero odioso, inverosimile e inaccettabile. A fronte di questo scenario “Kafkiano” ho disposto, un preciso indirizzo politico-istituzionale nei confronti della struttura dirigenziale tecnico-amministrativa comunale al fine di mettere immediatamente a disposizione dei cittadini tutti gli atti tecnici e amministrativi, formalmente approvati e validati dalla Regione Lazio, dal Direttore dei lavori, dal Responsabile Unico del Procedimento, dal Professionista collaudatore incaricato della sicurezza dei lavori in corso d’opera e dal Servizio Genio Civile di Latina".

"Ritengo infine - concude l'assessore - che la serietà e la gravità delle questioni poste dagli organi inquirenti richiedono la massima attenzione e il doveroso senso di responsabilità di tutti, non solo della magistratura ma anche da parte delle altre istituzioni pubbliche interessate ai diversi livelli: statali, regionali e locali. A nessuno poi deve essere consentito di sciacallare politicamente su temi così delicati e sensibili, come più di qualcuno sta già facendo miserevolmente".

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