Attività della Guardia Costiera per il contrasto alla pesca dei datteri di mare. Nella giornata di ieri la Capitaneria di porto di Gaeta, con il personale della Guardia Costiera di Scauri, ha svolto un’operazione mirata alla difesa del pregiato mollusco intercettando un sub lungo la scogliera del Monte d’Oro di Scauri intento ad effettuare pesca in zona vietata. 

Dopo aver osservato l’attività del pescatore, che procedeva con continue immersioni, gli agenti hanno avuto la certezza che era in corso un’attività vietata. Gli uomini della Guardia Costiera è così intervenuta per fermare il pescatore di frode constatando, nel corso dell’ispezione del prodotto che si trattava di datteri di mare.

L’uomo, originario di Minturno, è stato denunciato alla Autorità Giudiziaria di Cassino con contestuale sequestro penale di 108 esemplari di datteri di mare (Lithophaga Lithophaga) nonché dell’attrezzatura servita per l’estrazione, tra cui un martello utilizzato per frantumare la scogliera e consentire l’asportazione del dattero. 

Il prezioso mollusco, “la cui pesca, detenzione, trasporto e commercializzazione è vietata in qualunque stato di crescita - ricordano dalla Capitaneria di Porto di Gaeta - è tutelato da una severa disciplina sanzionatoria, con l’arresto fino a due anni ed una ammenda fino a dodicimila euro.La pesca dei datteri di mare, da trent’anni, è vietata poiché l’estrazione di tale mollusco bivalvo provoca alterazioni ai fondali rocciosi con distruzione e deturpamento dell’ambiente marino: solo il trascorrere di decine di anni consente il ripristino del danno ambientale perpetrato”.

I datteri di mare sequestrati, che sul mercato avrebbero avuto un alto valore commerciale, sono stati così rigettati in mare non essendo prevista alcuna forma di commercializzazione.