Pesca illegale sotto costa: controlli e sequestri della guardia costiera a Gaeta
Una nuova operazione fenomeno della pesca a strascico sotto costa nelle acque laziali. Sorpreso peschereccio intento a pescare sotto costa, su un fondale inferiore ai 50 metri. Sequestrato pescato e attrezzature
Prosegue incessante l’attività dalla guardia costiera contro il fenomeno della pesca a strascico sotto costa nelle acque laziali.
In particolare, nella mattinata di ieri, nel corso di una dedicata attività di monitoraggio e controllo, la motovedetta della Capitaneria di porto di Gaeta ha colto sul fatto un peschereccio intento a pescare sotto costa, su un fondale inferiore ai 50 metri, nelle acque del basso Lazio.
Immediato l’intervento del personale che, dopo aver contestato l’illecito all’equipaggio del peschereccio, lo ha ricondotto nel porto di Gaeta provvedendo anche a sequestrare il pescato e le attrezzature utilizzate.
Nel corso della notte precedente, erano stati inoltre sanzionati 8 pescherecci sorpresi a pescare sotto costa nelle acque del Compartimento Marittimo di Roma. Il complesso delle sanzioni elevate ammonta a un importo di ben 36.000 euro a carico dei comandanti dei pescherecci, cui verranno attribuiti anche 6 punti di penalità sulla relativa licenza di pesca.
“L’incisività dell’azione di controllo e repressione pianificata dalla Guardia Costiera laziale si legge in una nota della Direzione Marittima del Lazio - coincide con il particolare periodo dell’anno in cui numerose specie ittiche si avvicinano sotto costa per la riproduzione, fenomeno che attira le illecite attività di pesca da parte di alcune imbarcazioni, e che impone quindi un incessante controllo mediante pattugliamenti navali e con l’ausilio dei sistemi satellitari.
Il dispositivo messo in campo e l’azione sistematica condotta dalla Direzione Marittima del Lazio, oltre alle consuete attività di controllo nei luoghi di commercializzazione e consumo dei prodotti ittici, continuerà ad essere dispiegata sotto la regia del CCAP di Civitavecchia in tutte le acque di giurisdizione, operando un mirato coordinamento sui Comandi territoriali della Regione al fine di proteggere il delicato equilibrio dell’ecosistema marino e del relativo habitat presente nelle acque litoranee".
