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Cronaca Prampolini / Via dei Mille

Piscine comunali, il Pd all’attacco: “Gestione privata fallimentare”

Presentata la mozione per chiedere al Comune di risolvere il contratto. L'amministrazione conta un danno di 500mila euro per il mancato pagamento delle utenze

Una mozione per chiedere di avviare la risoluzione del contratto relativo alla gestione delle piscine di via dei Mille. La richiesta arriva dal Pd e viene rivolta all’amministrazione comunale a causa del grave inadempimento nella direzione della struttura. La mozione è stata presentata questa mattina a fronte di una situazione che, per l’opposizione, ormai è diventata davvero incredibile e assurda.

Il problema sarebbe legato al mancato pagamento delle utenze da parte dell’ente privato che avrebbe arrecato un danno alle tasse comunali di circa 500mila euro.

“Ormai la situazione è diventata insostenibile - afferma Giorgio De Marchis - il concessionario non ha mai pagato le utenze, non ha senso affidare la gestione della piscina in outsourcing se poi l'amministrazione comunale deve continuare a pagare le utenze”.

Per il Pd l’affidamento della costruzione e della gestione delle piscine di via dei Mille ad un ente privato fin da subito aveva messo in evidenza i suoi limiti, presentandosi come un operazione complessa e piena di difficoltà, ma ora sembra necessario un intervento decisivo. “La gestione dell'impianto di via dei Mille non può andare avanti in questo modo - dice Claudio Moscardelli - è opportuno rivedere l'intero contratto per garantire una gestione più efficiente che garantisca a tutte le società l'accesso a condizioni eque alle piscine, contro il monopolio attuale che ha finito per penalizzare le società e gli appassionati di nuoto privati, di fatto, della possibilità di accedere al più grande impianto pubblico locale”.

Gli fa eco il consigliere Alessandro Cozzolino secondo il quale la vicenda della piscina di via dei Mille è solo la punta dell'iceberg della disastrosa situazione nella quale si trova lo sport latinense. “Nei prossimi giorni – fa sapere Cozzolino - avvieremo un'iniziativa istituzionale per verificare lo stato in cui si trova lo spot cittadino, dal momento che ci giungono diversi segnali negativi, di società sportive importanti pronte ad abbandonare il capoluogo, modelli gestionali contraddittori degli immobili pubblici dedicati allo sport, a partire dal palazzetto, dove vengono applicate tariffe insostenibili per alcune società”

La richiesta del Pd, quindi, è quella di risolvere il contratto con l’ente privato da parte dell’amministrazione che potrebbe così riprendere in mano la gestione delle piscine comunali dopo la fallimentare fase del contratto di costruzione e gestione.

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