Questa mattina erano scesi in pizza per chiedere l’intervento delle istituzioni. Con due sit in, uno davanti il palazzo della Prefettura e uno in piazza del Popolo sotto il Comune, avevano chiesto l’intervento di D’Acunto e Di Giorgi.

Sono i 43 lavoratori precari, tirocinanti presso gli Uffici di Giustizia di Latina, Gaeta e Terracina il cui percorso formativo presso il tribunale, la Procura e il Giudice di Pace si dovrebbe chiudere il prossimo 29 aprile. Un contratto inizialmente di 6 mesi, poi prorogato a 12 ma che ora potrebbe scadere definitivamente.

Un primo traguardo con la loro protesta l’hanno però raggiunto. Sempre in mattinata, infatti, sono stati ricevuti dal sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi che, dopo aver accolto le loro istanze, alla presenza anche del funzionario di cancelleria del tribunale, Alberto Pansera, ha immediatamente sottoposto la questione al presidente della Corte di Appello di Roma, Giorgio Santacroce.

“In una lettera anticipata via fax, e indirizzata anche al Ministro della Giustizia, Paola Severino, e al presidente della Regione, Renata Polverini – si legge in una nota del Comune -, il sindaco Di Giorgi ha chiesto al presidente Santacroce di intervenire con la massima urgenza ‘per addivenire al più presto alla firma di un protocollo d’intesa tra: Regione, Ministero, Procura Generale e Corte di Appello che preveda la definizione dell’apposita convenzione destinata anche agli Uffici Giudiziari della provincia di Latina’”.

Già lo scorso 20 marzo il sindaco aveva inoltrato al Ministro della Giustizia e alla Presidente della Regione Lazio una dettagliata nota, al fine di sollecitare un immediato intervento relativo all’accoglimento delle istanze dei lavoratori in questione.

“Mi preme sottolineare – afferma il Sdinco Di Giorgi - che questi lavoratori precari termineranno il loro tirocinio il 29 aprile 2012, con forti ripercussioni negative per gli stessi Uffici Giudiziari, oltre che per le famiglie coinvolte, in caso di mancato rinnovo della convenzione. Alla lettera odierna farò seguire opportuni colloqui telefonici con le istituzioni interessate per sollecitare un intervento immediato. Da parte mia, anche a nome dell’intera amministrazione comunale, confermo l’impegno al fianco di tali lavoratori affinché possa essere trovata una adeguata soluzione atta a garantire il proseguimento dell’attività lavorativa senza alcune interruzione”.