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Premio Comel, si sceglie il miglior artista dell'edizione 2015

La città di Latina è chiamata al voto del miglior artista del Premio Comel Vanna Migliorin 2015. I tredici artisti sono in mostra presso la galleria di via Neghelli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

C'è un continuo andirivieni di persone in questi giorni presso lo Spazio Comel (di via Neghelli) a Latina. Non si tratta degli avventori dei pub che popolano la via, per quanto anche per loro fare un salto in galleria sta diventando una sana abitudine. Sono in corso le votazioni per decretare sia il vincitore della giuria sia il vincitore del pubblico del Premio Comel Vanna Migliorin 2015, la quarta edizione. Dopo l'emozionante serata d'inaugurazione, il 21 marzo, con la presenza di alcuni degli artisti giunti da ogni dove, e tanto pubblico accorso, anche per ammirare la performance dell'artista della sabbia Stefania Bruno, gli organizzatori sottolineano il provvisorio bilancio positivo che ha almeno due ragioni: il Premio ha ormai consolidata risonanza internazionale (tanto da diventare un must nel curriculum di molti e cominciano ad occuparsene riviste straniere), lo Spazio è sempre più visitato sia da un pubblico incuriosito dall'arte sia da un pubblico specialistico che vuole confrontarsi con opere e modalità creative.

La titolare della galleria, Maria Gabriella Mazzola, esprime soddisfazione per la crescita del Premio e dichiara che, in aggiunta al ricordo della mamma, a cui è dedicato, si tratta di curare, per ogni edizione, un evento che appartiene alla città di Latina. C'è quindi la volontà di farlo percepire come bene comune, se pur promosso da un'organizzazione privata (l'azienda CO.ME.L.). In molti lo hanno compreso e forse per questo ci tengono ad essere presenti, anche ad altri eventi creati presso lo Spazio Comel.

Quanto al futuro vincitore, o vincitrice, come dichiarato dal Presidente di Giuria, il critico d'arte Giorgio Agnisola, eleggerlo/la tra i tredici artisti presenti, è davvero un compito arduo. Si valutano tecnica, armonia dell'opera, assemblaggio dei materiali, tipo di lavorazione, capacità comunicativa e ogni sorta di misura artistica per riuscire davvero a distinguere quel piccolo dettaglio che può fare la differenza. Il vincitore della Giuria verrà proclamato l'11 aprile (ore 18.30).

Nel frattempo, il pubblico sta esprimendo la propria preferenza e il 18 aprile (ore 18.30) potrà sapere se l'opera preferita votata è riuscita ad avere il riconoscimento sperato.

Ma vediamo da vicino le opere e gli artisti. Alessandro Armento (Salerno, Italia) è il più giovane tra i partecipanti. Diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli si sta specializzando in pittura. E' attratto dalle diverse specificità dei materiali e applica principi matematici alle arti visive. Propone 'Parete verticale', un'ascesa di tasselli di alluminio perfettamente equilibrati.

Mark Aspinall (Newcastle Upon Tyne, Inghilterra), scultore ormai legato all'Italia, noto a livello internazionale per le sue sculture aeree e colorate che sfidano i punti di vista e le percezioni. Le sue opere sono presenti in musei di arte contemporanea e collezioni pubbliche. E' stato selezionato per l'opera 'La vera entità', una parete anamorfica di alluminio che muta a seconda di come la si osserva e produce vibrazioni e suoni che la completano. Sembra un occhio meccanico in grado di interrogare l'occhio dello spettatore.

Alessandra Baldoni (Perugia, Italia) è in mostra con l'opera 'I need protection', una serie di scrigni in alluminio che attendono di essere aperti per svelare misteri poetici tra parole e immagini, misteri che divengono soggettivi e si legano indissolubilmente a chi li legge. Fotografa di lungo corso e scrittrice, ama creare piccole sceneggiature visive che vivono in un mondo metafisico.

Claudio Bozzaotra (Napoli, Italia), architetto e docente in Progettazione architettonica. Ha partecipato a mostre in Italia (tra cui la Biennale di Venezia nel 1985) e all'estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Espone presso lo Spazio Comel l'opera 'Migrazione' che definisce 'Sagome di alluminio, metafora di ombre cinesi; migrazione verso lidi lontani'.

Silvia Cavalli Felci (Bergamo, Italia). Formatasi tra Svizzera, Inghilterra e Italia, tiene mostre personali e collettive in Italia. Si dedica alla creazione di libri d'arte, in collaborazione con poeti e scrittori e conduce laboratori di attività espressive rivolti all'indagine e alla voce del disagio. L'opera 'La danza rossa' è costituita da una lastra rossa sulla quale emergono movimenti sinuosi ottenuti attraverso fessure ondulate. Si ha la sensazione di vedere danzare un'anima che prende vita dalla staticità della lastra.

Laura Cristinzio presenta 'Venustas', una suggestiva lastra riflettente, in cui la bellezza ricercata dell'opera funge da specchio dello spettatore, un elegante messaggio di rispecchiamento nella creatività artistica. Artista nota, ha compiuto importanti esperienze internazionali e come scultrice produce opere a scala urbana. Nel 2012 ha partecipato alla Biennale di Venezia. Utilizza il metacrilato come elemento significativo delle sue installazioni (fatte di materiali industriali). Espone in Italia e all'estero.

Giampietro Degli Innocenti (Firenze, Italia), autodidatta. Come scultore predilige soprattutto argille refrattarie. Nell'ultimo decennio si è specializzato in sculture lignee e metalliche. Nell'opera 'L'atleta e l'uccellino' (fusione in alluminio) conferisce leggerezza ad un soggetto voluminoso nell'atto di spiccare il volo.

Anna Renata Di Buono (Arezzo, Italia), unisce la passione per l' arte a quello per la letteratura. Crea sculture in diversi materiali, cercando un'espressività multiforme. Per 'Ofelia', leggera ed eterea mentre entra nell'acqua, ha utilizzato carta, acrilico e alluminio su cartone.

Maslen & Mera hanno realizzato 'Cuckmere River East Sussex' (fotografia, alluminio, acrilico): sagome di persone di alluminio a specchio immersi nel paesaggio. Una metafora della fragilità umana. Questa coppia di noti artisti vanta una presenza diffusa nelle migliori collezioni private e pubbliche del mondo.

Andrea Meneghetti (Vicenza, Italia), ha all'attivo numerose mostre in gallerie e luoghi pubblici. Al Premio COMEL presenta l'opera 'La primavera di Afrodite', un gioco di ombre e trasparenze che spoglia la bellezza da ogni artificio e pesantezza (lastra di alluminio e smalto nero).

L'opera di Berit Myreboee (Berlino, Germania), che avrebbe dovuto essere un affascinante trittico (stampa, pittura ad olio su alluminio) iscritto al premio, è stata squalificata, ed è in mostra fuori concorso un'altra opera erroneamente inviata.

Normanno Soscia (Latina, Italia), si ispira alle storie e leggende contadine, all'elaborazione fantastica del mondo che lo circonda, alle tradizioni popolari. Artista di gran spessore e di lunga carriera, presenta il suo 'Venditore di Lune', lune in bilico e pendenti, frammenti argentei e lumeggianti.

Matteo Tampone (Torino, Italia) si dedica prevalentemente al design industriale. 'Al 13' ci offre la leggerezza del materiale nella sua massima espressione visiva con un corpo in alluminio che fluttua nell'aria, unendo tecnologia e arte.

I giurati del Premio sono: Giorgio Agnisola, critico d'arte e saggista (Presidente della Giuria); Marcello Carlino, ricercatore di Storia della critica letteraria; Anna Cochetti, critico d'arte e curatore indipendente d'arte contemporanea; Augusto Pieroni, docente di Storia e Critica della Fotografia, saggista; Maria Gabriella Mazzola, manager del settore alluminio. Al vincitore andrà un premio in denaro di 2500 euro.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20, presso Spazio Comel, via Neghelli 68, Latina.

Info: www.premiocomel.it

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