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Cronaca Centro / Piazza del Popolo

Arsenico nell’acqua, nessuno sconto in bolletta. Deluso il Pd

Il Consiglio ha bocciato la proposta del Partito Democratico di ridurre del 50% le bollette degli utenti colpiti dal problema. No alla verifica dello stato dei rimborsi dell'Iva sulla Tia

Erano due questioni cruciali su cui si incentrava il Consiglio comunale di ieri, oltre alla discussione sulla mozione presentata dall’opposizione per il ritiro della delega all’assessore Fanti.

E di fatto il Pd si è visto per due volte sbattere la porta in faccia dalla maggioranza. Bocciate le due mozioni con cui si chiedevano la verifica dello stato dei rimborsi dell’Iva sulla Tia e quella relativa alla richiesta di riduzione del 50% dlle bollette per gli utenti interessati dal problema dell’arsenico nell’acqua. Deluso il Pd che comunque promette di continuare la sua battaglia su entrambi i fronti.

IVA SULLA TIA – Commento amaro di De Marchis dopo la decisione della maggioranza: “Mentre il Pd con grande senso di responsabilità – dichiara il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis - ha sostenuto un ordine del giorno della maggioranza che prevede di intervenire sull’agenzia delle entrate per chiedere il rimborso della tia, la maggioranza non ha avuto la forza e il coraggio di approvare la nostra mozione per aprire un confronto con la Latina Ambiente per verificare lo stato dei rimborsi e soprattutto per tutelare coloro che ancora devono pagare la Tia e ai quali non andrò applicata il 10% dell’Iva. Abbiamo sostenuto il loro odg per favorire il rimborso ai cittadini e tutelarli e per aprire una finestra, malgrado vi sia un orientamento del governo contrario a questo riconoscimento che renderà vano il tentativo del Comune di Latina”.

ARSENICO – Scontro duro tra maggioranza e opposizione per quanto riguarda la riduzione delle bollette per gli utenti i della parte nord del capoluoghi interessati dal problema arsenico.

“La maggioranza ha bocciato, dopo due mesi di attesa da quando è stata presentata, la mozione con la quale abbiamo chiesto la riduzione del 50% delle bollette per le utenze dei borghi del nord colpiti dal problema di arsenico nell'acqua” hanno dichiarato i consiglieri De Marchis e Sarubbo. Con la mozione si voleva “formalizzare – si legge testualmente nella mozione - presso la conferenza dei sindaci e dei presidenti dell’Ato 4 Lazio meridionale la richiesta di riduzione e sconto delle tariffe del 50% per tutte le utenze colpite dalla presenza di arsenico nell’acqua superiore ai 10 mg per litro dal mese di gennaio 2011 fino alla data della soluzione definitiva del problema”.

Il tutto alla luce di una sentenza del tar, che riconosce il danno alla salute provocato dall’assunzione di arsenico e condanna il Ministero della salute e dell’ambiente a risarcire gli utenti ricorrenti e della richiesta del Garante regionale del servizio idrico integrato che ha chiesto formalmente di ridurre le bollette.

“Siamo sconvolti dal cinismo e dalla disattenzione con la quale la maggioranza ha bocciato la nostra mozione – dichiara Sarubbo -. Lo hanno fatto adducendo scuse tecniche e normative che nascondono la mancanza di volontà politica di difendere i cittadini colpiti da anni da questo disservizio”.

La controproposta lanciata dalla maggioranza consiste in un tavolo tecnico al quale dovrebbero partecipare oltre ai rappresentati di Acqualatina, anche tre consiglieri comunali di cui due di maggioranza e uno dell’opposizione. “Ma si tratta di un problema che va avanti dal 2003 – tuonano dal Pd -: il gestore idrico somministra acqua con percentuali di arsenico superiori a quelle stabilite mentre i cittadini pagano a prezzo pieno il servizio idrico pur ricevendo acqua non potabile”.

I lavori per la realizzazione dei dearsenizzatori infatti non saranno completati prima di alcuni mesi, il termine ultimo per la consegna è il 31 dicembre 2012. I cittadini della zona nord (Santa Maria, Bainsizza, Montello, ferriere, Sabotino – Mare) sono costretti presso le cisterne provvisorie.

COMUNE - “La nuova operazione demagogica compiuta dall’opposizione in Consiglio comunale ai danni dei cittadini è stata ancora una volta smascherata” hanno affermato i capigruppo di maggioranza in Consiglio relativamente alla mozione presentata dai consiglieri comunali del Pd.

“La mozione presentata dall’opposizione è sbagliata nel merito – affermano i capigruppo di maggioranza: Angelo Tripodi (in luogo di Alessandro Calvi, Marcello Ripepi, Fabio Cirilli, Gianni Chiarato, Marco Fuoco e Luca Bracchi – e l’opposizione stessa, pur sapendolo, non l’ha ritirata. Tale mozione, infatti, non rispetta quelle che sono le disposizioni del garante riguardo la possibilità di procedere alla riduzione delle bollette. Dunque una posizione demagogica e strumentale”.

"Per andare realmente a sostegno dei cittadini la maggioranza ha presentato in aula un ordine del giorno in cui propone l’istituzione di una apposita commissione tecnica per studiare una soluzione capace dei dare risposte ai cittadini che hanno subito disagi, senza al contempo gravare economicamente sugli altri cittadini, così come sarebbe accaduto con l’approvazione della mozione del Pd. Tale ordine del giorno, però, non è stato votato in aula poiché l’opposizione, appunto, ha preferito non ritirare la sua mozione, pur sapendola sbagliata, e poi bocciata dal voto dell’aula”.

“La maggioranza, invece, nonostante la mancata votazione dell’ordine del giorno, va avanti con l’obiettivo di affrontare i reali problemi dei cittadini e nei prossimi giorni saranno adottate le necessarie iniziative. Non aspetteremo il prossimo Consiglio comunale per cominciare a risolvere il problema – continuano i capigruppo – Nei prossimi giorni istituiremo un tavolo tecnico per dare una risposta ai disagi dei cittadini”.

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