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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Consiglio comunale sulla Latina Ambiente, relazione di Bertuccelli

Intervento durante l’assise dell’amministratore delegato della società che ha ripercorso la sotoria dell’azienda. Una sezione dedicata anche ai rapporti con il Comune

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

BREVE CRONISTORIA - Con delibera di Consiglio comunale n. 65 dell’11/04/1996, il Comune di Latina decise di bandire una gara comunitaria ad evidenza pubblica (ad oggetto plurimo) per l’individuazione del partner di minoranza a cui affidare la gestione dei servizi di igiene ambientale, nonché di tutti gli altri dedotti nell’oggetto statutario (cfr. art. 11 del disposto deliberativo e punto 3a del Bando), riservandosi il 51% della azioni della costituenda Società. La gara venne aggiudicata all’Ati “Tecno trattamento rifiuti srl” (oggi “Ecosesto S.p.A.”)– “Colucci Appalti S.p.A.” (oggi “Unendo S.p.A.”) in cui la prima partecipava con la percentuale del 0,00475% e l’altra, del 48,99525%. La Latina Ambiente S.p.A. è stata costituita il primo ottobre del 1997. Il socio privato effettuò un apporto di capitale cash per complessive Eur. 1.959.810 mentre il comune di Latina conferì cespiti di proprietà rappresentati da mezzi e attrezzature obsolete. La convenzione di servizio, sottoscritta il 14/11/1997 e rubricata con il rep. 25476, ha integralmente recepito gli indirizzi della Delibera consiliare n. 65/1996, disciplinando espressamente il reciproco obbligo delle Parti di attivare progressivamente tutti i servizi dedotti nell’oggetto statutario (cfr. punto 3 dell’art. 1). Pertanto, a partire dal gennaio dell’anno 1998 il Comune ha iniziato ad affidare direttamente alla neonata Società, prima il servizio di igiene urbana e, poi, la pulizia degli edifici municipali e scolastici, la sanificazione ambientale (derattizzazione, disinfezione e disinfestazione), la gestione degli impianti di depurazione comunali, la gestione delle pulizie nell’area cimiteriale, la manutenzione ordinaria delle reti idrica e fognaria. Nell’anno 2001, concluse le operazioni di bonifica degli invasi di discarica preesistenti in località Borgo Montello (opera tra le più rilevanti eseguite nella Regione Lazio), la società Ecoambiente srl, partecipata dalla Latina Ambiente in percentuale maggioritaria e dalla Ecolatina Impianti srl per il 49% delle restanti azioni, ha avviato l’attività di coltivazione della discarica di cui attualmente si serve il Comune di Latina nonché, a seguito di ordinanza regionale, i comuni di Anzio e Nettuno Nel corso del tempo, lo sviluppo iniziale della Società ha subito prima un rallentamento e, poi, una regressione. In particolare, a gennaio dell’anno 2003, essa ha perso l’appalto della manutenzione ordinaria e straordinaria dei depuratori comunali e delle reti idrica e fognaria a causa del subentro del soggetto unico previsto dalla legge “Galli”. Nel novembre del 2008, ha perso la gestione della pulizia degli edifici scolastici in esito ad una gara condotta a livello nazionale dal Ministero dell’Istruzione, che l’ha affidata ad una Cooperativa. Nell’aprile del 2009 ha dovuto cedere anche il servizio di pulizia dell’area cimiteriale poiché, in uno con i lavori di edilizia funeraria e la gestione commerciale dei loculi, anche tale servizio è stato affidato ad un imprenditore locale attraverso un progetto di finanza. Infine, nell’anno 2008, la Latina Ambiente ha cessato anche la gestione provvisoria del servizio di igiene urbana nel Comune di Pomezia e, nel marzo 2009, in quello di Ponza, che le vennero entrambi affidati entrambi nell’anno 2007, rispettivamente, con procedura negoziata e con ordinanza sindacale d’urgenza. Oggi la Latina Ambiente dispone di n.131 automezzi di varie dimensioni e cubature ed un organico di 230 unità dopo aver stabilizzato n.62 posizioni lavorative (interinali).L’azienda è certificata ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004. I bilanci della società sono certificati dalla Mazars.

RAPPORTI CON IL COMUNE - IL LODO CD “RUPERTO” - E’ noto il complesso e contrastato rapporto tra la Società e i Responsabili dell’Ufficio Ambiente che nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2005, ha prodotto pesantissime decurtazioni dei canoni mensili in ragione delle carenze prestazionali addebitate alla Società. Invano la Latina Ambiente ha cercato di dimostrare il totale impegno nei servizi di istituto delle risorse umane e strumentali previste nel progetto approvato nel 1996 e di dimostrare (in ciò parzialmente supportata persino dalla commissione tecnica appositamente nominata nel 2003 dallo stesso Comune di Latina) che la progressiva inadeguatezza dei sistemi operativi da esso previsti (fisiologica conseguenza dell’inverso processo di crescita demografica ed urbanistica della città e delle relative esigenze), poteva essere superata solo attraverso un progressivo adeguamento del parco mezzi e dell’organico. Nel frattempo, richiamate dalle notizie (il più delle volte strumentali) offerte dalla stampa e da altre fonti informative a cui hanno ritenuto di attingere, la Guardia di Finanza e l’Autorità giudiziaria si sono insinuate nella vicenda giungendo, nel primo caso, a conclusioni che l’Azienda ha impugnato in secondo grado e, nell’altro, a procedimenti non ancora conclusi. Da ciò è scaturito un contenzioso la cui soluzione, per iniziativa dell’Ente, è stata affidata ad un collegio para-arbitrale presieduto dal prof. Ruperto, il cui lungo e complesso lavoro si è concluso con un lodo che, individuate reciproche manchevolezze delle parti in merito al contraddittorio intercorso, ha stabilito di riconoscere all’Azienda poco più della metà dei crediti posti ad oggetto dell’esame. Ciò nonostante, gli Uffici municipali predetti non hanno dato il proprio nulla osta alla liquidazione delle somme da rimborsare all’Azienda (oltre un milione di euro); anzi, hanno riproposto una istruttoria negativa della vicenda, che ha promosso la delibera con cui il Commissario Straordinario ha definitivamente rigettato le conclusioni cui era giunto il “lodo” emesso dalla commissione presieduta dal prof. Ruperto.

IL PROGETTO DOCUP – SVILUPPO E POTENZIONAMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE - Nell’agosto dell’anno 2005, in seguito all’approvazione di un progetto di ristrutturazione dei servizi aziendali originariamente limitato a circa 4 milioni di euro ed alla concessione da parte della Regione Lazio di un finanziamento a fondo perduto di oltre 3 milioni di euro per il potenziamento delle raccolte differenziate, anche gli Uffici Ambientali hanno finalmente dato il proprio assenso alla riforma dei servizi operativi portando l’ente ad approvare un progetto di investimenti assai più ampio ed oneroso (circa 10 milioni di euro) di quello assistito dalle risorse regionali. Conseguentemente il Comune ha approvato un nuovo piano economico/finanziario che ha messo la Società in condizioni di bandire le gare per l’acquisto delle risorse strumentali propedeutiche alla realizzazione della logistica del servizio e alla conseguente trasformazione delle metodologie di gestione sino ad allora congelate dall’inerzia degli Uffici municipali. L’attuazione del progetto ha permesso di migliorare la raccolta differenziata passando da una modesta percentuale del 4,6% nell’anno 2000, all’attuale 32.02% e di ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica dalle 63.966 tonnellate/anno dell’anno 2005, alle attuali (2011) 48.615 tonnellate/anno. Ciò ha consentito al comune di Latina di posizionarsi al primo posto assoluto tra le città capoluogo del Lazio per percentuale di RD raggiunta.

LA GESTIONE DELLA TIA - Nell’anno 2006, a seguito della decisione assunta dall’Ente alla fine del mese di maggio, è stata istituita la Tariffa d’Igiene Ambientale (con effetti decorrenti dal 1° gennaio dell’anno), la cui gestione operativa (accertamento, liquidazione e riscossione) è stata affidata alla Società in esecuzione dell’art. 49 del D.lgs. 22/97 e dell’art. 10 del DPR 158/99. Nel corso di tale attività, l’Azienda ha recuperato a tariffa 1.151.565 mq. di superfici facenti capo a utenze che non avevano provveduto a denunziarne il possesso, ha accertato rispettivamente n.919 e n.3962 nuove utenze non domestiche e domestiche che non erano inserite nell’archivio storico, recuperato 4.832.600 euro di Tia evasa o elusa. Grazie a questo imponente lavoro è stato possibile distribuire su una platea più vasta il monte tariffario ed a contenere l’impatto sulle singole utenze dell’inevitabile accrescimento del costo dei servizi d’istituto esposti nel PEF. Nel corso del 2011 pur ritenendo la società che alcuna responsabilità poteva essere addebitata alla Latina Ambiente sul ritardo nella emissione delle bollette Tia inerenti Municipali hanno ritenuto inizialmente di risolvere in danno la gestione della tariffa sia per tale annualità, sia per il periodo successivo. Successivamente a tali accadimenti il Comune di Latina e la Latina Ambiente hanno sottoscritto il cd “Addendum” con il quale hanno definito ogni forma di possibile contenzioso. La gestione della TIA da parte della Latina Ambiente è stata nel corso degli anni oggetto delle più disparate critiche in alcuni casi concentratesi con veri e propri inviti/appelli alla cittadinanza a non pagare le fatture emesse dall’azienda comprese quelle scaturenti dal recupero dell’evasione. I numeri dipingono tutt’altro quadro. Il basso livello del contenzioso registrato dall’azienda va di pari passo con l’esito delle sentenze che hanno visto nella stragrande maggioranza dei casi l’azienda vincente.

IL COSTO DEL SERVIZIO - A Latina l’incidenza pro capite della Tariffa (TIA) è in linea con la media nazionale ed inferiore di oltre 24 euro alla media regionale.
E’ quanto emerge dal Rapporto Rifiuti 2011 pubblicato il 7 luglio 2011 dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) all’interno della sezione dedicata al “Monitoraggio analisi e valutazioni economiche del sistema tariffario” nella quale sono messi a confronto i piani finanziari (PEF) approvati dai comuni italiani che adottano la TIA. Nell’anno 2009 nel comune di Latina il costo medio pro capite è stato pari ad Euro 169,63 (ovvero Euro 19.872.000/117.149 abitanti) contro una media regionale di Euro 194,6 (Rif. fonte Rapporto ISPRA 2011 pag.261) ed una nazionale di Euro 167,5 (Rif.pagina 263). Nel corso degli anni la società è stata più volte chiamata dalle autorità competenti a fronteggiare situazioni emergenziali presso vari comuni del comprensorio provinciale dove ha effettuato i servizi di raccolta e spazzamento tra questi: Pomezia, Ponza, Terracina, Formia.
In merito ai rapporti intercorsi tra la Latina Ambiente e la Terracina Ambiente è stata espletata dal collegio sindacale e dalla società di revisione Mazars una verifica ispettiva ai sensi dell’art.2408 del cc richiesta dal socio pubblico nella persona del commissario straordinario. Tale verifica, richiesta precedentemente dallo stesso consiglio di amministrazione, ha certificato il regolare e corretto comportamento dell’azienda, sia sotto l’aspetto gestionale che contabile, ed è stata recepita unanimemente dall’assemblea dei soci del 27/04/2011.

TRASPARENZA - Le modalità e gli strumenti attraverso i quali l’Azienda opera e le notizie riguardanti il Piano economico e finanziario, sono riportati sul sito WEB della Società all’indirizzo www.latinambiente.it, in cui, tra l’altro, vengono pubblicate le iniziative che essa sistematicamente adotta per contribuire al processo di sensibilizzazione dell’utenza in merito allo sviluppo delle raccolte differenziate e per garantire trasparenza alla propria attività. Il livello di informazione disponibile sul sito è molto elevato e comprende anche i documenti contabili della società. I compensi lordi percepiti dai membri del consiglio di amministrazione sono i seguenti:
-    Presidente:  15.500,00 euro
-    Amministratore Delegato: 25.850,00 euro
-    Consigliere Delegato: 12.925,00 euro
-    Gettone di presenza consiglieri (a seduta): 258,23 euro

LE AZIONI INTRAPRESE DA GIUGNO AD OGGI - Nel mese di giugno 2011 in coincidenza con l’insediamento della nuova amministrazione comunale la parte pubblica ha provveduto a rinnovare l’intera propria rappresentanza all’interno del cda. Conseguentemente è stato avviato un rapporto di confronto costante con il management espressione della parte privata nonché tra i soci stessi. Il confronto avviene all’interno delle sedi legalmente e statutariamente preposte ovvero nelle riunioni del cda e dell’assemblea dei soci. Da giugno ad oggi sono stati effettuati n.10 consigli di amministrazione e n.6 assemblee dei soci segnando in questo una netta inversione di tendenza rispetto al passato. Le azioni di maggior rilievo intraprese dal nuovo management sono state le seguenti:
1) Rideterminazione dei costi del servizio che ha consentito al comune, tra l’altro, di poter elaborare ed approvare il PEF 2011 a costi inferiori senza incidere sul livello quantitativo e qualitativo dei servizi resi.
2) Ottimizzazione del servizio di raccolta differenziata nel centro città mediante il posizionamento di appositi cassonetti per la raccolta del multimateriale e della carta. L’introduzione del nuovo sistema di raccolta ha comportato un netto miglioramento delle condizioni igienico ambientali consentendo di mantenere il centro città più pulito ed esteticamente accettabile.
3) Riduzione dei quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica di oltre 1.600.000 kg. Ciò ha evidentemente comportato un conseguente risparmio negli oneri di smaltimento corrisposti dal comune.
4) Introduzione del servizio di vigilanza ambientale presso il quale sono stati reimpiegati i dipendenti della Latina Ambiente precedentemente preposti alla gestione della TIA.
5) Maggiore fluidità nei pagamenti da parte del comune. Ciò ha consentito alla società di ridurre sensibilmente la propria esposizione bancaria (le linee autoliquidanti sono passate da 6,5 a 3,2 milioni di euro) e conseguentemente l’aggravio degli oneri finanziari nonché l’esposizione verso i propri fornitori. In particolare si evidenzia come i pagamenti del comune avvengano sempre a consuntivo sulla base dei servizi effettivamente resi dall’azienda ed attestati da una apposita reportistica verificata dagli uffici comunali preposti.
6) Accurata ricognizione e verifica su tutti i cespiti aziendali acquisiti dal 1997 ad oggi. Dall’analisi delle risultanze del censimento, già comunque avviato nei primi mesi del 2011 e che ha comportato la verifica su migliaia di attrezzature acquistate dalla società in 14 anni, sono emerse discrasie tra il numero dei cassonetti/contenitori acquistati con regolare fattura dall’azienda nel corso degli anni in esame, rispetto a quello dei cassonetti/contenitori complessivamente rinvenuti sul territorio e nelle zone di deposito del centro di servizi dell’azienda. A fronte di siffatta situazione il cda ha unanimemente dato mandato al presidente ed all’amministratore delegato di presentare denuncia all’autorità giudiziaria e di adottare gli opportuni provvedimenti nei confronti degli amministratori dell’epoca (1997-2006).
7) Riduzione dell’assenteismo aziendale che di fatto nell’ultimo trimestre del 2011 è sceso dal 21,02 del 2010 al 16,8 %.
 8) Sottoscrizione di un importante accordo di collaborazione con la sede distaccata di Latina dell’università La Sapienza – Facoltà di ingegneria.

FORMIA - Con ordinanza n.104 del 21/12/2011 la società è stata chiamata dal Comune di Formia ad effettuare per n.6 mesi i servizi di raccolta e spazzamento. Rispetto a tale provvedimento il cda preso atto delle verifiche svolte dal personale tecnico della Latina Ambiente, ha dato mandato ai propri legali di provvedere ad impugnare l’ordinanza in quanto i corrispettivi pagati dal comune non comportano per la società una adeguata remunerazione del servizio. A partire dal primo gennaio dell’anno corrente, non potendo la società rifiutarsi di dare seguito all’ordinanza, la Latina Ambiente ha avviato il servizio preso il comune di Formia. Nello specifico occorre far presente che:
-    Non è la prima volta che l’azienda viene chiamata ad intervenire nell’ambito di situazione emergenziale quale quella determinatasi nel comune di Formia. Era già accaduto nei comuni di Pomezia, Ponza e Terracina a seguito di provvedimenti similari.
-    Il servizio su Formia viene garantito con personale e mezzi rilevati dal precedente gestore. Nessuna risorsa umana e strumentale della Latina Ambiente viene pertanto impiegata nel predetto servizio o distolta dal servizio su Latina.
-    Sono in corso trattative con il comune finalizzate al riconoscimento di un incremento dei corrispettivi idonei a garantire alla società la copertura integrale di tutti i costi d’esercizio nonché il riconoscimento dei costi generali ed utili di impresa.

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