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Cronaca Borgo Montello

Rifiuti da Roma: Di Cocco: “Uno schiaffo alle politiche turistiche”

L'assessore al Turismo del Comune di Latina interviene sulla spinosa questione e sul decreto Clini: "Tolleranza zero contro chi cercherà di trasferire i rifiuti di Roma a Latina"

“Uno schiaffo alle politiche turistiche”. Così l’assessore al Turismo del Comune di Latina, Gianlica Di Cocco, definisce il decreto Clini sui rifiuti. E quello dell’assessore pontino è un vero e proprio sfogo di fronte al rischio di veder approdare in provincia i rifiuti della capitale.

Tolleranza zero contro chi cercherà di trasferire i rifiuti di Roma a Latina  - tuona Di Cocco - e vuole creare ulteriori danni al nostro territorio, in una discarica, quella di Montello, che non ha a disposizione la volumetria necessaria per accogliere rifiuti provenienti da fuori, e che addirittura al massimo ha spazio per altri dieci dodici mesi per accogliere l’immondizia ordinaria”.

“Da inizio consiliatura – continua l’assessore -, con tutte le difficoltà dovute ai tantissimi tagli, stiamo tentando come amministrazione di mettere in campo iniziative e programmazioni che possano portare lustro, in termini turistici alla nostra città, e poi vedo oggi uno scellerato atteggiamento provvedimento sui rifiuti. Latina è da anni che “subisce” le continue angherie di chi forse non vuole lo sviluppo turistico del nostro territorio, magari per altri fini o interessi economici di altre città. È assurdo che invece di puntare su ciò’ che il buon Dio non ci porterà mai via, e cioè l’ambiente, la cultura il mare e i posti di lavoro che ne conseguono, si preferisca penalizzarlo con ulteriori scelte disgraziate a dir poco vergognose”.

La città ha bisogno di puntare con decisione sul rilancio delle attività turistiche e conseguentemente sulla bonifica di quelle aree che, per ovvi motivi, non sono sicuramente un buon biglietto da visita; la nucleare, la discarica, il poligono di tiro – continua Di Cocco -. Non è pensabile parlare di turismo, di sostenibilità quando poi gli sforzi che l’amministrazione sta facendo in tal senso sono resi vani da scelte calate dall’alto che ad oggi non accettano contraddizioni; è necessario che la questione venga inserita, d’urgenza, nell’agenda di tutti i rappresentanti politici e in tutte le sedi istituzionali fino ai lavori parlamentari, perché se oggi siamo arrivati ad avere una situazione del genere è sicuramente frutto di responsabilità bipartisan di chi non è stato in grado in passato di gestire una situazione che oggi si è trasformata in una bomba ad orologeria”.

“Le caratteristiche geografiche e climatiche del territorio pontino, potrebbero, se ben valorizzate, riuscire in quell’intento che si persegue ormai da anni dalle succedute amministrazioni, nel voler rendere la provincia di Latina, un luogo di eccellenza turistica paragonabile alle località di maggior blasone a livello Europeo. Ed è con questa obiettivo, con molta umiltà, con senso di responsabilità e con la consapevolezza però di avere avuto l’incarico di sviluppare politiche turistiche all’avanguardia, indirizzate alla promozione dei prodotti tipici e degli agriturismi, ai percorsi turisti al turismo balneare ecc. che ritengo inaccettabile che a Latina possano arrivare rifiuti da Roma, uno sfregio che vedrà la mia persona, con o senza carica istituzionale, accanto al sindaco Di Giorgi e alla cittadinanza tutta battersi per evitare il disastro ambientale”.

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