Poste, consegne ancora in ritardo. Porcari: “Intervenga il Comune”
Proseguono i disservizi a discapito dei cittadini che spesso vedono arrivare le bollette già scadute. Il Pd: "Amministrazione intervenga per ripristinare un servizio corretto e adeguato"
Continuano i disservizi nella consegna della posta. Problemi che da mesi affliggono la popolazione di Latina con bollette che arrivano in ritardo, a volte già scadute e su cui, quindi, bisogna pagare la mora o, in casi estremi, quando il servizio è già stato staccato.
Su questa che è un efficienza gravissima e che va a scapito dei cittadini, il Pd chiederà un Ordine del Giorno nel prossimo consiglio comunale.
“Il recapito postale nel Comune di Latina è un serio problema per tutti i cittadini, che è diventato, se possibile, ancora più sentito in questi giorni per i ritardi nella consegna delle bollette per i rifiuti” lamenta il consigliere comunale del Partito Democratico Fabrizio Porcari.
I problemi sono diversi; “da fine novembre 2010 il servizio di recapito è passato agli attuali 5 giorni settimanali, in luogo degli “storici” 6 giorni, come previsto dall'accordo siglato tra Poste Italiane e le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Alla diminuzione dei giorni di consegna, che ha portato un incremento dei volumi quotidiani di posta da consegnare, va aggiunta la contestuale diminuzione dei portalettere con il conseguente e necessario ampliamento delle zone di recapito assegnate a ciascun lavoratore. I maggiori problemi sono legati alla mancata assegnazione di varie zone di recapito, unitamente alla sostituzione degli assenti dal servizio, in particolare nei casi di assenze lunghe e perciò ampiamente gestibili con adeguata pianificazione.
"Il protrarsi ne tempo di tale situazione, che da eccezionale è diventata normale, incide negativamente sulla efficienza del servizio offerto”. Con questo punto il Pd chiede al sindaco Di Giorgi di intervenire presso Poste Italiane per sollecitare l’azienda a porre in essere tutti i provvedimenti atti a ripristinare un corretto e adeguato servizio di recapito, come quelli concordati con le organizzazioni sindacali, al fine di garantire ai cittadini un diritto che rischia di essere loro negato.