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Cronaca

Cristina D’Angelo al Viminale, comandante vigili del fuoco lascia Latina

Il saluto dell'ingegnere D'Angelo che prima di trasferirsi a Roma ha voluto tracciare un bilancio dei suoi cinque anni di lavoro: "Lascio un comando con maggiori potenzialità e in grado ancora di crescere"

Per cinque anni è stata il comandante provinciale dei vigili del fuoco, cinque anni vissuti tra criticità e difficoltà e successi importanti che hanno impreziosito la sua permanenza a Latina, e ora è pronta alla sua nuova avventura al Viminale, dove assumerà l’incarico di responsabile della comunicazione  esterna del Corpo nazionale dei vigili del fuoco presso l’ufficio di gabinetto del capo dipartimento.

Ha salutato la stampa questa mattina nell’ambito di una conferenza il comandante Cristina D’Angelo prima di passare il testimone all’ingegner Maurizio Liberati che dal prossimo 16 settembre sarà alla guida del comando provinciale dei vigili del fuoco.

LE ECCELLENZE - Ed è stata una conferenza quella di oggi durante la quale la D’Angelo ha ripercorso questi cinque anni di lavoro, partendo da quello che lei stessa ha definito “quello che è stato fatto fuori”, vale a dire gli eventi più importanti nazionali ai quali il personale del comando provinciale ha partecipare: dal terremoto dell’Aquila  quello di Modena, passando per quello di Latina ( evento eccezionale per la nostra provincia che comunque ha comportato numerose verifiche), fino all’alluvione delle 5 Terre, e a seguire quelle in Toscana, Sardegna e Roma fino all’emergenza neve a Frosinone dello scorso anno. “Questo perché il nostro comando - ha tenuto a precisare la D’Angelo - è dopo Roma il più importante del Lazio, dal momento che noi, a differenza delle lare province, abbiamo entrambe le colonne mobili per le alluvioni e per i sismi e il nostro personale è formato per entrambe le situazioni”. Altro fiore all’occhiello sviluppato in questi anni, e che il comandante ha voluto sottolineare, il Siap - Sezione investigativa antincendi provinciale, così come importanti sono state le esercitazioni Nbcr per la formazione, soprattutto pratica, del personale: “Anche in questo caso il comando di Latina, infatti, dopo Roma è il secondo per responsabilità riguardo le emergenze nucleari, chimiche, radiologiche e batteriologiche”.

LE CRITICITA’ - Tra le criticità affrontate il comandate ha ricordato invece i pensionamenti, che dal settembre 2009 ad oggi sono stati 38; “un numero difficile da sopportare e reintegrare e che comporta una certa fatica”. così come la chiusura delle due sedi di Aprilia e Terracina nell’agosto del 2012 con il personale che prima è stato trasferito rispettivamente a Latina e Gaeta, e in un secondo momento riportato nelle aree di pertinenza con la realizzazione dei container, fino all’inaugurazione della nuova caserma ieri ad Aprilia e al contratto in comodato d’uso con il Comune di Terracina per 99 anni definito ad inizio estate del terreno in cui il Ministero realizzerà la nuova sede. E poi un cenno anche alla questione mensa con la riduzione delle spese imposte dal Ministero.

BENE SOTTRATTO ALLA CRIMINALITA’ ASSEGNATO AL COMANDO - Il riferimento è a quello che poi è diventato l’alloggio del comandante, inizialmente fuori dal comando con il Ministero che ogni mese pagava l’affitto. Nel 2012, infatti, è stato assegnato un appartamento in una palazzina in via Custoza; “una fatto che ha per me un importanza simbolica - ha commentato la D’Angelo -: un bene sottratto a chi lo ha avuto con affari illeciti, viene poi utilizzato per il bene della collettività, permettendo in questo caso anche all’amministrazione di risparmiare dei soldi”.

LA CONVENZIONE E GLI ACCORDI - La convenzione con la Provincia e i Comuni di Latina e Sabaudia per il presidio di soccorso acquatico di Rio Martino, “un altro atto importante” siglato dal 2011 al 2014, mentre da ricordare sono gli accordi con le scuole per la formazione e l'educazione alla sicurezza dei più piccoli.

I SUCCESSI - Motivo di orgoglio anche l’apertura per tre anni dei due presidi estivi di Ponza e Ventotene per l’antincendio boschivo e il lavoro fatto per la sede di Castelforte che, probabilmente dopo la fine dell’anno, non aprirà più solo come Aib - presidio Antincendio Boschivo - ma sarà fissa con personale assegnato.

IL PRESENTE E IL FUTURO - A conclusione del suo percorso nei cinque anni in cui è stata al comando provinciale la D’Angelo ha voluto ricordare anche quanto è stato fatto all’interno della caserma al fine di renderla più efficiente e confortevole, “perchè lavorare in una ambiente più bello aiuta”. Il futuro, invece, potrebbe essere legato alla nuova caserma che potrebbe essere realizzata nella zona della Monti Lepini, alle spalle dell’ex Rossi Sud su un terreno donato dal Comune.

I COMMENTI - “Lascio un comando con delle potenzialità maggiori - ha detto in conclusione il comandante D’Angelo dopo aver ricordato con commozione anche i tre vigili del fuoco scomparsi in questi cinque anni -; quello che spero è di aver lasciato degli stimoli. Penso in questo periodo di tempo di aver tracciato dei solchi, di aver cominciato a seminare e a vedere qualche germoglio; e spero che quello che è stato seminare continui a crescere”.

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