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Cronaca Fondi

Ospedale di Fondi, maggioranza: “Nulla è cambiato. Pronti alla mobilitazione”

Maggioranza compatta nella lotta in difesa del San Giovanni Di Dio. I partiti non solo sostengono la petizione proposta dal sindaco ma rincarano: "Abbandonare il profilo istituzionale, mobilitiamoci tutti insieme"

E’ una lotta che vede uniti tutti, dai cittadini alle istituzioni quella in difesa dell’ospedale San Giovanni Di Dio a Fondi. “E’ ora di mobilitarci” è il grido della maggioranza che non solo sostiene l’iniziative di una petizione proposta dal sindaco De Meo, ma chiede di andare oltre.

“A nulla sono valse le numerose richieste di incontro diretto rivolte al Commissario ad acta alla sanità regionale Nicola Zingaretti da parte dei sindaci del comprensorio, nonché la trasmissione del documento sulla sanità approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Fondi, che è stato completamente ignorato, non prendendo in considerazione un appello lanciato da amministratori appartenenti a tutti gli schieramenti politici in rappresentanza di decine di migliaia di cittadini - scrivono in una nota i partiti di Fondi, Forza Italia, “Io sì” e Litorale e sviluppo fondano -.  A nulla sono valse tutte le azioni intraprese fino ad oggi e le numerose sollecitazioni.

Accogliamo con favore e sosteniamo la petizione che il sindaco Salvatore De Meo ha proposto, esortando Zingaretti a voler rivedere in fase di approvazione la proposta di Atto Aziendale della provincia di Latina relativamente all’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi almeno con:
1. il potenziamento del Pronto Soccorso con tutti i servizi H24 a supporto dell’emergenza (Laboratorio analisi, Radiologia, Cardiologia) con la realizzazione di un Punto O.B.I. - Osservazione Breve Intensiva – i cui locali di fatto sono già esistenti – e la messa in sicurezza delle funzioni ospedaliere esistenti e previste;
2. il ripristino della U.O.C. di Ostetricia-Ginecologia in ragione dell’individuazione a Fondi della sede del punto nascita livello I che allo stato attuale registra circa n°1000 parti annui e migliaia di interventi chirurgici, risultando essere il secondo a livello provinciale oltre che punto di riferimento a livello regionale;
3. la riattivazione del reparto di Terapia Intensiva post operatoria, già dotato di n°4 posti letto attrezzati, che con un minimo di disponibilità di risorse mediche, recuperabili dalla doppia reperibilità attualmente in essere per garantire i trasferimenti dagli Ospedali di Terracina e Fondi presso altre strutture di Terapia Intensiva, consentirebbe di eseguire interventi in loco senza dover trasferire i pazienti critici verso altre strutture ospedaliere provinciali o regionali”.

La raccolta firme per sostenere la petizione ha già riscontrato in pochi giorni una considerevole adesione, a testimonianza della preoccupazione dei cittadini e del comprensorio. “Apprezziamo l'enorme impegno profuso dal sindaco De Meo - prosegue la nota -. Noi continueremo a sostenerlo ma riteniamo oramai necessario abbandonare il profilo istituzionale e mobilitarci tutti insieme, perché questo è ciò che i cittadini, esasperati, ci chiedono.

Soprattutto - concludono - crediamo che sia un atto dovuto nei confronti delle decine di migliaia di persone che vivono in questo territorio e che pagano e pagheranno in futuro sulla propria pelle i disservizi sanitari a causa delle sconsiderate scelte politiche compiute da chi sta amministrando la Regione Lazio”.

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